Il governo Renzi, che regge la presidenza di turno del semestre europeo, ha lanciato in tutta l’Unione la retata etnica e razzista denominata Mos Maiorum e proprio nel mese in cui si ricordano i 368 immigrati morti lo scorso anno a Lampedusa. Che sia una vergognosa iniziativa che tende a escludere, a dividere italiani ed extraeuropei, lo si capisce già dal nome scelto per l’operazione: Mos Maiorum (letteralmente “costume degli antenati”). Si riferisce infatti al sistema di valori e di tradizioni che identificava gli antichi romani. Di conseguenza chi non si riconosceva in essi era escluso da quella società. Riproporlo oggi vuol dire che chi non è italiano ed europeo non fa parte della nostra società. Il razzismo si è fatto stato! Il perché di tutto ciò è da ricercare nelle difficoltà in cui si trovano l’Italia e tutti i Paesi europei: disoccupazione, mancanza di lavoro, povertà, carenza di case etc. E dato che non si vogliono o si riescono a risolvere all’interno, si deve trovare il nemico esterno sul quale gettare la colpa di tutto. Facile individuarlo negli immigrati, nelle persone di colore, negli stranieri. Che, si dice, portano via il pane di bocca a noi europei. Una storia vecchia come il mondo di cui, peraltro, noi italiani siamo stati vittime quando eravamo costretti, dalle nostre difficoltà, a emigrare. La risposta di USB è il lancio della campagna “Sos libertà di circolazione e di residenza”. Si tratta di un’attività di informazione e di assistenza legale verso migranti profughi e richiedenti asilo. Attività che convergeranno nelle manifestazioni che si terranno il 24 ottobre all’interno dello sciopero generale indetto da USB. Per informazioni telefonare a Aboubakar Soumahoro 347 9250741.
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