Mercoledì 17 ottobre alle 16, a Pisa, presso l’Aula PS1 del Polo Fibonacci, Complesso ex Marzotto, Via Buonarroti 2, l’Unione Sindacale di Base organizza il convegno “Università e ricerca. Quale futuro per il pubblico?”.
USB invita al confronto su:
- Università e ricerca italiane nella gerarchizzazione dell'Unione Europea;
- Ruolo della ricerca per un nuovo stato sociale;
- Proprietà intellettuale e competenza sociale, di chi è il brevetto pagato dalla ricerca pubblica?
- Precarietà e lotta per le stabilizzazioni;
- Giovani a sud della crisi
Intervengono Claudio Argentini, Viviana Ruggeri, Cinzia Della Porta, Mariantonietta Pascali, Gabriele Buttinelli; Francesco Olivo di "Noi restiamo" presenta il testo "Giovani a sud della crisi".
Alle ore 20.00 presso la sede di via Bovio, 48 cena di autofinanziamento (adotta un comma2!) per sostenere la lotta del precari del CNR.
La lotta portata avanti e ancora in corso contro la precarietà e per la stabilizzazione ha messo in luce un pezzo del mondo del lavoro poco conosciuto, quello della Ricerca.
L’università e la ricerca, che sul nostro territorio rappresentano un importante parte del sistema produttivo, hanno visto in questi ultimi anni un cambiamento sostanziale, dal punto di vista della funzione e quindi anche organizzativo.
A Pisa Università, scuola normale superiore, istituto Sant’Anna, CNR tutti enti pubblici contribuiscono in maniera determinante al primato della Toscana per numero di spin off universitari attivi (161), ponendola alla guida della classifica nazionale davanti a Lombardia e Piemonte. Molti successi industriali sono dovuti alla ricerca pubblica. La domanda quindi è: i brevetti pagati con risorse pubbliche a chi devono appartenere?
Dal 2008 ad oggi i finanziamenti alla ricerca pubblica sono diminuiti del 20%, in paesi come la Germania sono aumentati quasi del 20%.
Alla luce di questi numeri, quali sono i processi di formazione imposti dalle classi dominanti europee? Come stanno cambiando l’Università e la Ricerca in Europa?
Il Convegno focalizzerà l’attenzione su queste domande, tentando di dare risposte non scontate al fenomeno della “fuga dei cervelli”, analizzando le cause profonde che generano le “direttive europee”, i finanziamenti alla ricerca, il ruolo della scienza e le ricadute di tutto questo sui giovani, i lavoratori e il sistema produttivo continentale e nazionale.
Si raccolgono le adesioni alla manifestazione del 20 ottobre per le nazionalizzazioni 0508667311
Unione Sindacale di Base Ricerca