Chiamiamo un'assemblea per mobilitarci contro i licenziamenti di Uber Eats e contro lo sfruttamento delle piattaforme di delivery. Nonostante leggi e sentenze queste imprese continuano a sfruttare sistematicamente i riders obbligandoli a lavorare in condizioni di lavoro non sicure, con falsi contratti di lavoro autonomo e paghe a cottimo da miseria.
Di luglio il licenziamento di 8.000 riders di Uber Eats che ora si trovano senza lavoro, senza disoccupazione e con il rischio di perdere il permesso di soggiorno. Completa il quadro il motivo della chiusura dell'azienda, dichiarato apertamente dal rappresentante di Uber in audizione in Regione Lombardia, ossia i disattesi profitti, non alti come speravano. Ciò tradotto significa che non sono riusciti a sfruttare i lavoratori quanto avrebbero voluto.
Questo è un pericoloso atteggiamento che potrebbe facilmente in futuro essere replicato da altre compagnie di delivery. Infatti vediamo già i primi segnali: a causa dell'enorme mole di rider che si è riversata sulle altre piattaforme dopo il massiccio licenziamento da parte di Uber, Glovo ha ridotto ulteriormente la paga portando la tariffa base di un ordine a 1,12 euro.
BASTA CAMPO LIBERO A QUESTI PREDATORI DEL MERCATO
CI MOBILITIAMO PER UN LAVORO TUTELATO, PAGATO E SICURO
Slang USB
Milano 19/9/23