Ci, siamo.
Qualcuno potrebbe dire che abbiamo aspettato anche troppo a lungo, che oltre ai soliti ed endemici problemi locali e nazionali, Milano doveva provare anche l'avvento di un dirigente decisionista (!?), ma dalle decisioni incomprese ai più.
... e che al posto di sistemare quello che c'era da sistemare e farsi interprete con l'amministrazione centrale dei disagi e delle necessità del nostro comando, come hanno fatto i suoi predecessori (erano tutti dei pirla?...), che senz'altro ha problemi simili alla maggioranza degli altri, ma con in più quelli derivanti dall'essere grande e di prima assegnazione, quindi con un turn/over esasperato, usura precoce di mezzi e sedi, ecc.
Certo dovere “confrontarsi”... ops scusate, meglio dire “subire” le esternazioni ed i progetti preconfezionati di un dirigente che finge di sentire ooss e lavoratori, ma va avanti imperterrito per la sua strada. e non trova il tempo per rispondere ad OO.SS. e RLS in merito a diversi quesiti anche sui gravi problemi egli automezzi, ma che si è dimostrato prolifico in produzione di proclami...potevano anche risparmiarcelo!
Però... c'è la vie! Così va Milano, così va il CNVVF.
Vediamo infatti che anche in molti altri comandi i colleghi sono stati costretti a prendere le stesse decisioni e manifestare i propri disagi proprio in una occasione che, per credenti o laici, dovrebbe essere un momento di aggregazione.
E' chiaro che per qualche personaggio autoritario o esaltato, o privo di personalità propria, quale migliore e basso momento storico per assecondare l'indirizzo politico dei vertici e togliersi dalle balle le organizzazioni sindacali e tutto quel ciarpame di diritti conquistati in anni di lotte?
E poi che rottura tutte queste procedure di informazione, contrattazione (o consultazione?) e compagnia bella, meglio andare avanti a pianificare il pianificabile, cioè il nulla!
Tornando a noi, quindi dopo 3 finte riunioni (informazione/contrattazione?) ooss/comando, 4 assemblee coi lavoratori e una montagna di comunicati, con qualche altra os eccoci al presidio del giorno 4 dicembre 2010.
Altre sigle hanno preso strade diverse... tipo i nuovi rivoluzionari che in riunione dicono sempre si e che tutto va bene o altre dal fiato corto, che hanno valutato che la lotta è impegnativa e si sono preparate il posticino o vanno a vedersi (aggratis!) le partite in tribuna allo stadio....
Si sa sempre meglio che star li a perdere tempo e magari mettersi in strada con bandierine e striscioni a prendere freddo... insomma il solito deja vu.
Avrà inizio una nuova storia?
Ah dimenticavo... per chi fosse colto dall'irrefrenabile voglia di manifestare il suo malcontento, anche prima di festeggiare la nostra protettrice... ci troviamo in via messina 37 alle ore 9°°, si proprio lì dove entreranno tutte le autorità!