Il direttore sanitario dell’Ospedale San Carlo di Milano Emanuela Marinello non ha i requisiti per esercitare la sua funzione. Quindi deve dimettersi. E’ il risultato di una battaglia che USB e i lavoratori che si riconoscono nella sua linea sindacale e nelle sue lotte combattono da anni. Finalmente il 21 maggio di quest’anno dà loro ragione una delibera della Regione Lombardia che elenca un numero di dirigenti della Sanità lombarda che, come la Marinello, non hanno il diritto di sedere sulla poltrona che occupano. Purtroppo però, come dovrebbe essere ovvio, alla delibera non seguono gli atti dovuti, la decadenza cioè dalla carica da parte dei dirigenti senza requisiti. E la Marinello resta al suo posto. Un’interrogazione su questo tema è stata presentata giorni fa dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. Si aspetta una cortese risposta. La vicenda si integra bene con la situazione generale in cui versa il San Carlo: allegra gestione del denaro pubblico, dirigenti parenti e amici, poca trasparenza. Risultato? Diminuzione dei posti letto, taglio dei servizi, degrado strutturale. E per i lavoratori: turni massacranti, stipendi fermi da anni, cattiva organizzazione. E per i pazienti: il diritto alla salute è garantito a fatica solo dalla professionalità di medici e infermieri.