Comunicato congiunto F.L.C. C.G.I.L. e U.S.B. d'ateneo sui fatti di lunedì
Come lavoratori dell'ateneo siamo rimasti molto colpiti dalle modalità cruente dell'operazione di polizia di lunedì. Entrare in università con scudi e manganelli è un atto estremo.
Non eravamo più abituati a vedere le università teatro di irruzioni militari, con feriti tra gli studenti; le immagini dei video (
www.milanotoday.it/cronaca/scontri-universita-statale-video.html
) ci sconcertano e ci preoccupano.Simili atti in scuole e università sono inaccettabili.
La scelta di delegare la risoluzione delle contraddizioni e dei problemi interni all’ateneo alla forza pubblica è un precedente gravissimo, oltreché assolutamente controproducente e che ha esposto il personale dell’ateneo a gravi rischi.
Ci stupiamo quindi della comunicazione di ieri del rettore in cui non c’è alcuna autocritica, nessun dubbio o nessuna critica sulle proprie decisioni o sull'operato della forza pubblica.
C'è purtroppo una rivendicazione piena del proprio agire, nonostante i fatti in corso in quel medesimo istante dimostrassero la totale inadeguatezza della linea repressiva adottata.
Radere al suolo un “centro di aggregazione” (per usare le parole del rettore stesso) con finalità culturali (asportandone addirittura il pavimento come si vede nella foto), demandare la gestione del dissenso studentesco alla questura, lasciare i colleghi in balìa degli eventi, dare l’ordine di evacuazione dell’ateneo senza nemmeno avvisare tutto il personale… Se è questa la nuova idea di ordine e democrazia dell’amministrazione noi non possiamo che essere fermamente contrari.
USB E FLC CGIL d'ateneo