Ai lavoratori della scuola statale
Ai coordinamenti precari
Alle famiglie
Agli studenti
Ai cittadini e alle cittadine
Alle associazioni
Alle organizzazioni sindacali tutte
Ogni anno in Regione Lombardia vengono elargiti attraverso i buoni scuola più di 50 milioni di euro di soldi pubblici alle scuole paritarie private.
Non possiamo più tacere e stare a guardare la scuola della Costituzione che lentamente muore tra tagli, attacchi ai diritti dei lavoratori, squalificazione del diritto allo studio. E' impensabile rinunciare all'istruzione per tutti e a un bene pubblico così prezioso per la formazione dei futuri cittadini.
Occorre, perciò, concretamente mobilitarci affinché l'art. 33 della nostra Costituzione venga rispettato ("Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato") e i soldi pubblici vengano investiti, piuttosto, nella scuola pubblica statale.
Il comitato art. 33 a Bologna ha promosso, di recente, un referendum per il prossimo 26 maggio affinché i cittadini e le cittadine si esprimano sul finanziamento alle scuole private comunali. Sappiamo che il nostro obiettivo è ben più complesso da raggiungere in quanto dovremmo coinvolgere i cittadini di una intera regione e non di un solo comune. Ma pensiamo che sia possibile avviare una riflessione insieme, creare un comitato promotore del referendum anche a Milano, coinvolgere la cittadinanza in modo partecipativo.
Perché la scuola è laica, gratuita e aperta a tutti. Perché se la crisi attacca la scuola statale, i finanziamenti alle scuole private attualmente non subiscono alcuna flessione. Perché il diritto alla pubblica istruzione non può continuare a essere violato dalla distorsione di soldi pubblici verso enti privati. Perché le nostre scuole statali sono il fondamento della democrazia. Per tutte queste ragioni:
INCONTRIAMOCI PER FONDARE IL COMITATO REFERENDARIO LOMBARDO
IL 20 APRILE ORE 16 VIA ARBE, 50 MILANO
I docenti e le docenti dell'USB Scuola Milano
Per adesioni: milano.scuola@usb.it
“Appoggio un’iniziativa non aggressiva nei confronti dei privati e rispettosa dei diritti e degli obblighi della Repubblica. Le scuole private si possono liberamente istituire senza oneri per lo Stato, è un principio della Costituzione. Sempre la Costituzione prevede che sia la Repubblica a istituire le scuole statali, di ogni ordine e grado. E quando ci sono difficoltà economiche, bisogna prima di tutto garantire le risorse per le scuole statali”
Stefano Rodotà, Presidente onorario del Comitato referendario di Bologna Nuovo Art. 33