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Comunicati generali

Ministro Damiano e Nidil CGIL in difesa della flessibilità "buona" dei contratti di lavoro e in soccorso dell'ATESIA "vittima" degli Ispettori INPS

Roma,

Gli ispettori dell’INPS hanno contestato ad ATESIA la regolarità dei contratti di collaborazione utilizzati per sfruttare 3200 lavoratrici e lavoratori del mega call center.
Prontamente sono intervenuti sia il Ministro del Lavoro Damiano, sia il sindacato degli "atipici" della CGIL: entrambi con dichiarazioni in difesa della "necessaria flessibilità" delle imprese.
Ma non è una novità: il Ministro aveva già provato, tramite circolare ministeriale del 14 giugno, a fare un bel regalo alle imprese di call center, con la presunta regolarità dei contratti a progetto se l’incarico era riferito ai servizi di "outbound" (chiamate in uscita).
In più, sempre il Ministro Damiano, aveva dato indicazioni agli ispettori del lavoro di sospendere la propria azione per un periodo di "informazione" a favore delle imprese su come mettersi al riparo da sanzioni, contenziosi e simili.
Dall’altra parte la CGIL si è distinta, anche in peggio rispetto allo stesso Ministero, firmando accordi con ATESIA e con altre imprese, che derogano in peggio le normative della Legge 30, legalizzano il ricorso di massa ai contratti di collaborazione e di tipo subordinato ma comunque precario. Addirittura, in una nota, il Nidil-CGIL suggerisce la soluzione contro le ispezioni e i contenziosi tramite il ricorso agli accordi di regolamentazione.
L’INPS è giustamente a caccia di contributi previdenziali "evasi" tramite il ricorso di contratti atipici, il cui uso massiccio sta facendo diminuire in maniera preoccupante i versamenti pensionisitici, creando un danno collettivo notevole, negando prospettive di tutela ai precari.
Adesso di fronte a questa azione, ilsindacato NIDIL-CGIL e Ministro si ritrovano in sintonia nel denunciare la necessità di eliminare gli "abusi" ma non la "buona flessibilità", uniti nel rilanciare la strada degli accordi concertativi che tanto danno hanno creato ai lavoratori ed anche all’economia reale del nostro paese.
Per la RdB/CUB l’unico lavoro precario "buono" è quello che viene trasformato in stabile: assunti davvero, è questa la nostra richiesta che verrà rilanciata nello sciopero generale nazionale già indetto per il 6 ottobre, contro la precarietà, per l’abolizione della legge 30 e del pacchetto Treu, per l’assunzione stabile dei precari a partire da quelli della pubblica amministrazione.