Grave attacco all’ U.S.B. dentro le Ferrovie per le iniziative intraprese dal sindacato per la tutela dei lavoratori e dell’utenza.
L’USB ha da sempre espresso il proprio dissenso in merito al sistematico taglio dei posti di lavoro, al costante peggioramento delle condizioni di lavoro dei ferrovieri, alla sempre più invadente arbitrarietà societaria sui tempi di lavoro e di riposo, e in generale la sua intransigenza nel sostenere una visione delle ferrovie come Bene Comune del Paese, da sottrarre alla speculazione privatistica dei facili profitti a danno dei lavoratori e della cittadinanza.
L’attacco fatto all’U.S.B vuole colpire il dissenso sempre più crescente nelle ferrovie, indice che stiamo colpendo nel segno. Invitiamo tutti i lavoratori a continuare a sostenere le battaglie di U.S.B.
MORETTI NON SI CRITICA!
Unione Sindacale di Base denuncia il clamoroso attacco al proprio delegato nonché rappresentante dei lavoratori della DTP Roma Domenico Testa, fatto oggetto di una assurda e grave contestazione disciplinare per aver espresso il suo punto di vista sulla scelta di RFI di smantellare importanti pezzi dell’infrastruttura ferroviaria del Lazio.
Attaccando Domenico si è voluto colpire U.S.B. e le iniziative intraprese dal sindacato per la tutela dei lavoratori e dell’utenza.
Domenico è riconosciuto da tutti i ferrovieri come un sindacalista onesto e preparato, mai disponibile alle basse manovre sui tavoli di trattativa, un componente della RSU e della RLS che non ha mai rinunciato alla più aspra battaglia con la dirigenza societaria, interpretando la sua scelta sindacale in USB come un dovere conferitogli dal mandato dei lavoratori, dei quali ha sempre sostenuto il diritto alla consultazione assembleare e al diretto coinvolgimento nelle scelte sindacali.
L’USB ha da sempre espresso il proprio dissenso in merito allo smantellamento del Posto di Comunicazione Gallese, al sistematico taglio dei posti di lavoro negli impianti della Manutenzione Infrastrutture, al costante peggioramento delle condizioni di lavoro dei ferrovieri, alla sempre più invadente arbitrarietà societaria sui tempi di lavoro e di riposo, e in generale la sua intransigenza nel sostenere una visione delle ferrovie come Bene Comune del Paese, da sottrarre alla speculazione privatistica dei facili profitti a danno dei lavoratori e della cittadinanza, ed in questa battaglia Domenico, in qualità di nostro delegato e di rappresentante dei lavoratori è sempre stato in prima fila e ciò ha provocato la reazione scomposta e repressiva della dirigenza di RFI.
La società RFI ha contestato a Domenico la diffusione di notizie riguardanti la gestione dei processi produttivi, brandendogli contro articoli contrattuali, codice civile ed etico societario (senza per altro specificare a quali articoli di questi ultimi attenga la violazione), ma il vero obiettivo è quello di neutralizzare, attaccando Domenico, il potenziale di conflittualità di USB.
La grave azione disciplinare messa in atto nei confronti di Domenico Testa non può che essere letta come il palese tentativo di mettere a tacere l’azione sindacale di USB, in un momento in cui la società RFI sta manovrando, attraverso l’ennesima riorganizzazione aziendale, per mettere a segno ulteriori colpi ai diritti dei ferrovieri e al sistema di trasporto universale, dirottando le ingenti risorse messe a disposizione dallo Stato (dunque dalla collettività che paga le tasse) sui sistemi per l’alta velocità e assoggettando alle esigenze di questo servizio esclusivo l’intera rete infrastrutturale.
Questo è quello che denuncia da sempre USB ed è quello che intendeva segnalare, quale nostro delegato e quale rappresentante dei lavoratori, Domenico Testa con la sua lettera al Ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi.
Vorrebbe sostenere RFI che è illecito da parte delle Organizzazioni Sindacali e dei rappresentanti sindacali rivolgersi alla tutela di un alto rappresentante dello Stato?
Oppure che è proibito per USB e per i propri delegati utilizzare gli strumenti della comunicazione per svolgere in modo proficuo, per la collettività e per i lavoratori, il proprio mandato?
O forse che in RFI è abolito il diritto di espressione garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana?
E’ di questi giorni la polemica sollevata dall’ A.D. del Gruppo FSI Mauro Moretti in merito ai super compensi spettanti (meglio sarebbe dire pretesi dai) ai bravi manager italiani: viene da chiedersi in che consista la bravura del Moretti pensiero, e la risposta la dovrebbero dare i lavoratori delle ferrovie maltrattati, i pendolari incazzati, i ferrovieri licenziati per rappresaglia societaria, le migliaia di giovani a cui viene negata la possibilità di avere un posto di lavoro in quelle che non troppo tempo fa erano le Ferrovie dello Stato con oltre 200mila dipendenti.
USB ha un concetto diverso di bravura che corrisponde al senso di responsabilità civile e politico-sociale espressa finora dal rappresentante dei lavoratori Domenico Testa, al quale l’Organizzazione garantirà ogni sostegno necessario contro il vile attacco della dirigenza di RFI, e verso il quale auspica la compatta solidarietà di tutti i ferrovieri.
USB Provinciale Roma