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Nazionali

MORTI SUL LAVORO: QUEI MORTI CI APPARTENGONO !

Roma,

MORTI SUL LAVORO:

 

IERI LE STRAGI DI STATO, OGGI LE STRAGI DI …”MERCATO” !

 

QUESTI MORTI CI APPARTENGONO !

Ieri 5 lavoratori sono morti nel tentativo di aiutarsi l’uno l’altro per sfuggire ai veleni dell’autocisterna di zolfo che dovevano lavare. Continua la strage di lavoratori. I morti della Thyssen-Krupp non sono serviti a nulla: questa è una guerra !

Dal mondo politico ancora lacrime di coccodrillo ed un ennesimo impegno alla rapida approvazione di leggi più severe in tema di sicurezza sul lavoro.

Ma non un ripensamento delle politiche di sfrenato sfruttamento del lavoro in nome dei profitti e della produttività, fatto di prolungamento degli orari di lavoro, di riduzione dei costi del lavoro (e dunque anche sulla sicurezza), di salari da fame, di appalti e sub-appalti, di frammentazione delle aziende e delle responsabilità.. le morti sul lavoro non sono “incidenti” ma conseguenza diretta della ricerca spasmodica dei profitti e dello sfruttamento dei lavoratori !

Noi lavoratori non possiamo continuare ad assistere al dramma quotidiano delle morti e degli infortuni del lavoro come se fossimo spettatori di una soap opera televisiva, dobbiamo reagire.

Non solo denunciando le vere cause di questi drammi e attivandoci per il rispetto delle misure di sicurezza sul lavoro ma soprattutto ricominciando a riconoscere che quei morti ci appartengono.

Per questo RdB Università propone una prima semplice iniziativa ai lavoratori universitari: nel giorno dei funerali osservare cinque minuti di silenzio in tutti gli sportelli, gli uffici, i laboratori e intanto affiggere nei posti di lavoro l’allegato manifesto in solidarietà delle vittime del lavoro e di memento agli studenti, futura classe dirigente del Paese.