Le delegate e i delegati della USB Pubblico Impiego, settore Ministeri, presenti all’Assemblea nazionale del 15 giugno a Roma e rappresentativi dei livelli nazionale e territoriale delle diverse strutture, al termine di un confronto molto proficuo:
- sottolineano come il settore Ministeri debba partecipare in modo sempre più organizzato alla costruzione della categoria unica di Pubblico Impiego, sia a livello nazionale che territoriale, riuscendo a mettere in maggiore e costante relazione le diverse strutture con il resto dell’Organizzazione;
- nel condividere ed attuare le decisioni scaturite dai Congressi di Pubblico Impiego e di Confederazione, contribuiscono alla costruzione di un sindacato generale, di classe, conflittuale, indipendente;
- costituiscono il Coordinamento nazionale del settore Ministeri, nel quale sono rappresentati tutti i ministeri presenti all’assemblea odierna con almeno 1 delegato con responsabilità nazionale per ogni struttura e le diverse regioni con almeno 1 rappresentante dei ministeri per regione;
- individuano un gruppo nazionale provvisorio di lavoro del settore Ministeri che si relazioni costantemente con l’Esecutivo nazionale di Pubblico Impiego per favorire l’avvio dei lavori del Coordinamento nazionale di settore;
- si danno appuntamento nuovamente in autunno per una nuova Assemblea nazionale nella quale verificare i primi risultati del percorso avviato, con l’auspicio che strutture di ministero oggi non presenti partecipino alla discussione collettiva contribuendo al progetto dall’interno degli ambiti organizzativi di settore. L’Assemblea nazionale che sarà convocata in autunno oltre a verificare la composizione del Coordinamento, implementandolo se si riterrà opportuno, eleggerà la Direzione nazionale del settore Ministeri.
Quello di oggi rappresenta allo stesso tempo un importante punto di arrivo e un impegnativo punto di partenza, per rafforzare il settore e collegarlo maggiormente al progetto generale.
L’Assemblea, il coordinamento e il gruppo di lavoro sono impegnati fin da ora alla costruzione di iniziative e dell’eventuale sciopero generale confederale in rappresentanza del settore Ministeri.
Mozione votata all’unanimità dall’assemblea.