Ieri 22 marzo 2018 abbiamo partecipiamo ad un picchetto antisfratto nella zona Arenella.
Questa la situazione che ci troviamo davanti:
Una donna disabile con due figli di cui uno con gravi problemi di salute vivono in un basso (terraneo) ricavato da un’unità più grande, in condizioni igieniche precarie, dopo essere dovuti andare via da una precedente abitazione. Il contratto di fitto ammonta a 500€! Da diversi mesi, dopo aver perso il lavoro e dopo il peggioramento delle condizioni di salute, non può più pagare l’affitto.
Al momento dell’ingresso la casa era ridotta a deposito e senza servici igienici casalinghi, per cui la signora ha dovuto anche pagare lo smaltimento e i lavori di adeguamento, per intero e senza la partecipazione del proprietario.
La situazione è ampiamente documentata ma finora né il proprietario né l’ufficiale giudiziario hanno preso in considerazione i fatti e la possibilità di un compromesso.
Non bastava il disagio abitativo e sociale, per questa famiglia c’è anche la minaccia dello sfratto!
Abbiamo rinviato lo sfratto all’8 maggio per aiutare il nucleo familiare in difficoltà trovare una soluzione alternativa. La solidarietà è un’arma e va adoperata per ribadire che la casa è un diritto e gli sfratti per morosità incolpevole sono un crimine!