Facciamo un po’ il punto della situazione partendo dalla categoria dei vigli del fuoco, che tutta la politica ringrazia, ma che di fatto non aiuta. Innanzi tutto analizziamo il decreto Madia.
Il decreto Madia è il Testo Unico economico generale e ha l'obiettivo di riordinare la normativa sui servizi pubblici. Quali sono le sue finalità? Come esplicitato nella sezione 2 dell'Analisi di Impatto della Regolamentazione, allegata al testo di legge, fra gli obiettivi a breve termine, viene indicata “la riduzione della gestione pubblica ai soli casi di stretta necessità”, mentre sono obiettivi di lungo periodo: “ garantire la razionalizzazione delle modalità di gestione dei servizi pubblici, in un’ottica di rafforzamento del ruolo dei soggetti privati” e “attuare i principi di economicità ed efficienza nella gestione dei servizi pubblici, anche al fine di valorizzare il principio della concorrenza”.
Questa volta l’attacco è esplicito: forte di quanto ottenuto con gli attacchi ai diritti del lavoro, Jobs Act, della scuola pubblica, Buona Scuola, alla difesa dell’Ambiente e dei territori, Slocca Italia, ora il governo tenta l’assalto finale, ignorando il Referendum del 2011, e privatizzando tutti i servizi pubblici.
Se noi lavoratori non reagiamo saremo sempre più inghiottiti dal vortice della politica. Il 21 e il 22 ottobre scendiamo in piazza per chiedere l’apertura del contratto, l’introduzione del corpo dei vigili nella categoria dei lavori particolarmente usuranti, la stipula dell’assicurazione sanitaria, sedi adeguate, mezzi nuovi e assunzioni di personale. Appuntamento a piazza della Erbe, Viterbo alle ore 11.00 il 21 e il 22 ottobre a piazza San Giovanni, Roma, per il No Renzi Day.
Emiliano Salcini
Usb Vigli del Fuoco