Rinnovi contrattuali miseri e salari sempre più erosi dal vertiginoso aumento dei prezzi. È questa la drammatica condizione che oggi vive il mondo del lavoro ed anche la nostra categoria, mentre le aziende del settore energetico realizzano profitti da capogiro.
Ma tale situazione non è dovuta al caso e soprattutto non è ineluttabile. Ora più che mai occorre mettere in campo una forte mobilitazione che metta al centro la questione salariale chiedendo aumenti contrattuali veri, tempestivi e adeguati alla galoppante inflazione.
USB P.I. ha individuato 5 proposte salariali che costituiscono una piattaforma rivendicativa necessaria per declinare nel nostro settore la lotta al carovita e il diritto a una retribuzione che non trasformi il lavoratore pubblico in un lavoratore sempre più impoverito:
- Rinnovi immediati dei contratti: il CCNL di lavoro 2019-2021 è già scaduto;
- Aumenti salariali legati all’inflazione reale e non all’IPCA che costituisce un indice depurato dai costi energetici oggi schizzati alle stelle;
- Smart Working: indennizzo e copertura di spese dei consumi domestici e riconoscimento del buono pasto;
- 14esima mensilità inserita stabilmente nella retribuzione;
- Valore del buono pasto aumentato in relazione al costo della vita.
USB P.I. MEF