Il 27 Ottobre a Roma andrà in onda l'unica manifestazione contro Monti e le sue politiche antipopolari: è necessario che i lavoratori diano un segnale forte e deciso che dica no al governo Monti, alla desertificazione del lavoro e alla schiacciasassi Fornero. In questi giorni si sta consumando l'ennesima rapina ai danni dei lavoratori.
Ecco le ultime “perle” del governo Monti:
- aumento del'IVA che pesa soprattutto sui redditi bassi e sui disoccupati e che non è neanche compensato dalla riduzione dell'IRPEF;
- blocco ulteriore dei contratti del pubblico impiego e della pur misera “vacanza contrattuale”;
- nuovi tagli all'occupazione a partire dai 4.000 esuberi all'INPS (mobilità e prepensionamenti) e dagli oltre 6.000 insegnanti come conseguenza dell'aumento dell'orario di lavoro settimanale – tagli al lavoro che si sommano ai milioni di disoccupati, ai cassaintegrati, ai lavoratori in mobilità che nel settore privato si moltiplicano ormai quotidianamente;
- drastica riduzione delle deduzioni e delle detrazioni, con un franchigia di 250 euro ed un tetto massimo di 3.000 annuo, retroattiva, cioè calcolata a partire dall’anno in corso e che si traduce in un ulteriore forte aumento delle tasse.
Questi provvedimenti non saranno comunque sufficienti a pagare i circa 50 miliardi che Monti si è impegnato a far pagare agli italiani dal 2013 e per i prossimi 20 anni. Il famigerato Fiscal Compact che rappresenterà una vetta insormontabile per il paese e che porterà alla fame milioni di italiani come è già accaduto in Grecia e sta per accadere in Spagna e Portogallo.
Ci saranno così nuove tasse ogni anno, nuovi sacrifici, nuovi tagli ai servizi ed allo stato sociale, nuove svendite di patrimonio pubblico, di aziende e servizi, mentre la lotta all'evasione, alla corruzione e la riduzione dei costi degli armamenti rimangono lettera morta.
Questi ultimi provvedimenti non sono certo un fulmine a ciel sereno e sommati alle leggi ed alle misure dell'ultimo anno che hanno colpito il lavoro ed il sociale, con il più o meno tacito assenso di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, disegnano uno scenario terrificante e senza futuro per milioni di giovani e meno giovani.
Aumento dell'età pensionabile – Aumento delle tasse e dell'inflazione – diminuzione del potere d'acquisto di salari e pensioni – Blocco dei contratti e cancellazione del CCNL – Riduzioni di servizi e stato sociale – Aumento della precarietà – Libertà di licenziamento con la cancellazione dell'art. 18 – Privatizzazioni – Fiscal compact per pagare un debito che non abbiamo prodotto e che ci costringerà a nuovi enormi sacrifici - Spending Review che significa licenziamenti e tagli ai salari.
Per tutto ciò saremo per le strade di Roma
a protestare contro Monti: e saremo tanti!
- Contattate le nostre sedi in tutte le città per organizzare il viaggio a Roma.
Unione Sindacale di Base
Confederazione Lombardia
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