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L'ultima su DisCo: NUN ME ROMPE ER CA’ (Gigi Proietti)

Nazionale,

 (75/21) È con la esilarante parodia di “Ne me quitte pas” fatta da Gigi Proietti che vorremmo rivolgerci a chi in questi giorni sta esercitando forti pressioni sulle colleghe e sui colleghi per spingerli a compilare il questionario DisCo. Nella lettera inviata lo scorso 27 maggio agli Organi dell’Istituto e all’Amministrazione centrale abbiamo riportato la mail di un direttore provinciale indirizzata al personale della sede che non aveva ancora compilato il questionario.

Oggi vi alleghiamo la mail di una responsabile di linea prodotto servizio:

 

La Direzione ha verificato che non avete ancora compilato il Questionario obbligatorio Disco, la cui rilevazione si conclude il 31/05/2021.

Dato che potreste trovare delle difficoltà, vi chiedo di compilarlo oggi e di contattarmi in caso di difficoltà.

Grazie

Buona giornata.

 

Nella mail originaria la parola “obbligatorio” è scritta in grassetto, a voler rafforzare il concetto che la compilazione del questionario a detta di quella capo ufficio sia un dovere del dipendente. Grottesca la frase “dato che potreste trovare difficoltà”, a significare che magari sotto scadenza si potrebbero trovare le linee intasate dai tanti che si precipiteranno a compilare il questionario, per cui è meglio pensarci per tempo, anche per scongiurare impegni personali che potrebbero impedire l’assolvimento di quello che per la solerte funzionaria dell’Istituto, a cui evidentemente il ruolo ha dato alla testa, è un obbligo.

Gigi, ovunque tu sia, vienici in soccorso con la tua ironia per stemperare la rabbia e lo schifo che ci prende nel vedere il servilismo di taluni dirigenti e funzionari capo. Il fastidio aumenta nel constatare il silenzio degli Organi e dell’Amministrazione centrale di fronte alle nostre sacrosante richieste di chiarimento. Un’Amministrazione che pensa di aver ottenuto la pace sociale perché può contare sull’acquiescenza della maggior parte dei sindacati presenti in Istituto e quindi fa spallucce a chi in modo libero e diretto rappresenta quello che non va. Presto gli Organi e l’Amministrazione centrale si accorgeranno che forse era meglio ascoltare le richieste della USB.