Gli educatori Scolastici oggi hanno risposto alla mobilitazione nazionale lanciata dall’USB.
Numerosi Lavoratori, nonostante le restrizioni dettate dall’ultimo DPCM ma, pur sempre con le dovute precauzioni, hanno manifestato dinanzi al Comune di Bari, chiedendo di essere ascoltati per evidenziare le criticità lavorative e chiedere con forza la fine delle esternalizzazioni.
Una piccola delegazione è stata ricevuta dall’Assessore all’Istruzione a cui è stata consegnata una piattaforma delle problematiche legate principalmente al blocco delle attività scolastiche deciso dalla Regione Puglia e ad un eventuale, imminente, lockdown regionale e/o nazionale.
Gli Educatori hanno, quindi, ribadito all'Assessore che il Comune, ente appaltatore, ha il dovere di trovare soluzioni efficaci ed urgenti al fine di evitare le enormi difficoltà già vissute nel precedente lockdown e che si trascinano da oramai diversi anni. Evidenziando che si rende necessaria una presa di posizione ufficiale, rivolta alle scuole ed alle coop, che indichi con estrema chiarezza le modalità di attuazione del servizio e, soprattutto, di gestione dei cambiamenti in itinere.
Il Comune si è impegnato a convocare, subito dopo la decisione del TAR Puglia sulla Ordinanza regionale, l’USB per analizzare le richieste sindacali e trovare soluzioni condivise.
L’Assessore, inoltre, ha ribadito che il Comune di Bari si impegna per garantire la continuità lavorativa e reddituale avendo già chiesto alle Scuole di garantire la Didattica a Distanza anche per gli Educatori, riservandosi di convocare le Coop che gestiscono il servizio per armonizzare la didattica. In alternativa, il Comune propone di “utilizzare” le ore non lavorate per l’assenza dei minori con progetti educativi così da garantire reddito ai Lavoratori.
La Delegazione ha ricordato all’Assessore che il servizio di Assistenza Specialistica Scolastica, oggi esternalizzato dal Comune, rappresenta un costo enorme alle casse Pubbliche che portano ugualmente le cooperative sociali a risparmiare sugli stipendi dei lavoratori, facendoli lavorare in condizioni di lavoro inadeguate con posizioni economiche al limite dell’umiliazione. I lavoratori sono stanchi di questo stato di cose che mina la qualità del lavoro e la dignità personale
E' il momento di ridare il giusto e meritato rispetto a questa fondamentale categoria di Lavoratori chiedendo alla parte Pubblica di avviare un percorso di INTERNALIZZAZIONE del Servizio che darebbe legittima dignità ai Lavoratori e reali risparmi alle casse Pubbliche.
Bari, 12 Novembre 2020