Il sindacato USB ha organizzato per oggi, venerdì 15 settembre alle ore 12.30, un presidio presso lo scalo bolognese Marconi, per denunciare l’ennesimo morto sul lavoro, il 52enne Alfredo Morgese, in una giornata quella di giovedì 14 settembre, che ha visto aumentare a 831 la conta degli omicidi sul lavoro in tutta Italia, 46 dei quali in Emilia Romagna.
La USB ha indetto uno sciopero di quattro ore per tutte le lavoratrici e lavoratori dello scalo bolognese per lunedì 18 settembre dalle ore 10.00 alle ore 14.00. Quel giorno saremo in Piazza Maggiore per rilanciare la raccolta di firme per l’introduzione della legge per il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro.
USB Bologna
A seguire il comunicato nazionale.
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24 ore di ordinaria strage sul lavoro: cosa si aspetta per una legge sul reato di omicidio nei luoghi di lavoro?
Non avevamo finito di scrivere il comunicato sui tre operai morti nella fabbrica Esplodenti Sabino di Casalbordino, fatto ancora più grave se consideriamo che nel 2020 avevano perso la vita altri 3 lavoratori, che abbiamo ricevuto la notizia dell’operario travolto all'aeroporto di Bologna mentre lavorava al rifacimento del manto della pista di atterraggio. Mentre nella notte un operatore ecologico di Asìa Napoli è rimasto ucciso, travolto da un camion in retromarcia.
Non avevamo finito di commentare questi avvenimenti che ecco altre due terribili notizie: 2 marittimi coinvolti in un incidente, uno morto l’altro ricoverato in gravissime condizioni (entrambi sono stati travolti da un mezzo durante le operazioni di sbarco di una nave Caronte & Tourist al porto di Salerno); e a seguire a San Polo di Piave (Treviso), due operai sono caduti in una cisterna: uno è morto sul colpo, il collega estratto è in fin di vita per le esalazioni. Sempre in Veneto è stato rinvenuto il corpo di un pescatore caduto in acqua dalla sua imbarcazione alla foce del Po, mentre un altro lavoratore è morto in itinere.
24 ore di ordinaria strage sul lavoro in Italia.
Questo sarebbe un film dell'orrore se non fosse la drammatica realtà in cui facciamo i conti tutti i giorni in un Paese che ha registrato 831 morti dall'inizio dell'anno.
In attesa di avere notizie più precise rispetto alle dinamiche degli incidenti, non possiamo ricordare i nostri avvertimenti e denunce rispetto i ritmi di lavoro e la mancata applicazione delle norme a tutela della salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Serve la prevenzione, serve l'applicazione delle norme che ci sono, serve la formazione.
Ma tutto questo risulterebbe vano se non si introduce un apparato sanzionatorio che inchiodi alle proprie responsabilità quei datori di lavoro che queste norme non le rispettano, mentre la conta dei morti continua imperterrita a salire.
Serve raccogliere le 50.000 firme necessarie per presentare al Parlamento il nostro disegno di legge d'iniziativa popolare sull'introduzione del reato di omicidio sul lavoro, impegno che vede banchetti presenti in tutta Italia con tanto lavoratori e cittadini che hanno firmati senza esitazione.
In una tragica emergenza, inondiamo di firme il Parlamento.
USB organizza banchetti di raccolta firme nei posti di lavoro e nelle piazze, è possibile firmare anche online: appuntamenti e firma online su leggeomicidiosullavoro.it
Unione Sindacale di Base