NON SI TRATTA DI RICHIESTE ESOSE E SCONSIDERATE MA DI CONSENTIRE A TUTTI I LAVORATORI DELL’OSPEDALE DI ARRIVARE A FINE MESE. LO STRUMENTO CONTRATTUALE ADEGUATO E’ LA “FASCIA”. CHIEDIAMO DUNQUE UNA FASCIA PER TUTTI CON PRIORITA’ DI ASSEGNAZIONE PER GLI STIPENDI PIU’ BASSI! - SENZA SALARIO NON VI PUO’ ESSERE “SVILUPPO PROFESSIONALE” E QUALITA’ NELL’ASSISTENZA
ECCO LA RICETTA PER TROVARE LE RISORSE
L’AMMINISTRAZIONE RESTITUISCA AL “FONDO SALARI” I SOLDI DIROTTATI SULLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E SUL “PROGETTO AMICI DELLA DIREZIONE” - RICALCOLI I FONDI TENENDO CONTO DELLE OLTRE TRECENTO NUOVE ASSUNZIONI EFFETTUATE NEGLI ULTIMI ANNI – PONGA TERMINE CON UNA MIGLIORE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ALL’UTILIZZO INDISCRIMINATO DEGLI STRAORDINARI.
La sofferenza salariale è riconosciuta da tutti. Il Contratto Nazionale della sanità 2006-2007, presentato come ottimo da CGIL – CISL - UIL, non ha recuperato l’enorme perdita di potere d’acquisto dei salari degli ultimi anni e riconferma ancora una volta la subalternità di questi apparati burocratici alle logiche padronali. Sono anni che la RdB – Pubblico Impiego denuncia questo scempio.
La firma del “Protocollo su previdenza e lavoro” del luglio 2007 ha sancito inoltre un cedimento grave sul piano dei principi che stanno alla base di tutti i miglioramenti di vita dei lavoratori.
Con l’accettazione della detassazione degli straordinari, fatta passare come una conquista, queste forze indicano chiaramente la linea da seguire per ottenere gli aumenti salariali agevolando le manovre della Comunità Europea che propone l’innalzamento del limite orario settimanale a 65 ore ed oltre.
E lo chiamano progresso!
Questo provvedimento, se dovesse passare, significherebbe un ritorno alla barbarie degli anni del sorgere del Capitalismo, epoca che si credeva per sempre tramontata.
Su questa strada la qualità dell’assistenza, che i lavoratori della sanità legano alla loro crescita professionale, diventa un obiettivo sempre più difficile da raggiungere ed è destinata a rimanere una frase vuota in bocca alle “anime belle” del Sindacato.