Anche in un ufficio pubblico ci si può far male, come è accaduto ad una dipendente della Motorizzazione Civile di Roma della sede di via Laurentina che, inciampando nei numerosi fili elettrici volanti è caduta battendo violentemente la testa sopra una scrivania del suo ufficio.
E’ intervenuto il Rappresentante per la Sicurezza, eletto RdB-CUB, che a fronte dell’incidente e della mancata messa in sicurezza dell’ufficio (che avrebbe dovuto essere avviata dal 2005) ha chiesto l’intervento della ASL. Con una ispezione la ASL ha rilevato la mancanza delle necessarie condizioni di sicurezza ed ha sanzionato il Direttore dell’Ufficio Provinciale della Motorizzazione di Roma, Ing. Domenico Iacoangeli.
Ricevuta la sanzione Iacoangeli ha deciso di chiudere l’intera sezione sportelli dell’Ufficio Patenti, dove si è verificato l’incidente alla lavoratrice, e di spostare tutto il reparto alla sede di Roma Est, sita in zona Casilina. La conseguenza è che ora i lavoratori del reparto sono stati trasferiti e gli utenti debbono fare la spola da un capo all’altro della città per poter completare una pratica.
A nulla è valsa la richiesta di un incontro urgente con il Direttore, presentata da tutti i sindacati per discutere su come organizzare il servizio durante i lavori di messa a norma, e nemmeno la proposta di spostare temporaneamente il settore sportelli Patenti presso un’atra palazzina della stessa sede di via Laurentina: Iacoangeli ha risposto che, essendo lui il sanzionato, avrebbe deciso da solo e senza confrontarsi con nessuno.
Le RdB-CUB, che hanno presentato ricorso per attività antisindacale, ritengono che una sacrosanta richiesta di sicurezza sul lavoro non possa essere trasformata in un provvedimento che assume l’accento di una rivalsa nei confronti dei dipendenti da cui questa richiesta è stata espressa. Il provvedimento assunto finisce inoltre col danneggiare tutti quanti: i cittadini, i lavoratori e l’immagine stessa della Pubblica Amministrazione. Agli sportelli degli uffici di Via Laurentina giungono infatti le quotidiane proteste dei cittadini, che si lamentano per il malfunzionamento del servizio pubblico e della grave carenza di personale. E mettere un ufficio pubblico in condizioni non poter lavorare significa costruire una corsia preferenziale per poter invocare il “salvifico” intervento del privato.
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