“Le cose sono due: o il Ministro Brunetta non sa di cosa parla o, cosa più probabile, mente sapendo di mentire”, così Daniela Mencarelli, dell’Esecutivo nazionale RdB/USB Pubblico Impiego, in merito alle odierne dichiarazioni del Ministro della Pubblica Amministrazione.
“Invece di sbandierare dati drammatici con malcelata soddisfazione – prosegue Mencarelli - il Ministro dovrebbe preoccuparsi, e seriamente, della prevista riduzione dell’occupazione nel Pubblico Impiego, stimata tra il 2008 ed il 2013, oltre le 300.000 unità. Dovrebbe preoccuparsi e prendere provvedimenti seri, imponendo a Tremonti lo sblocco del turn-over nella PA e favorire l’occupazione ed il ricambio generazionale, a partire dalla stabilizzazione dei precari e dall’assunzione dei circa 100.000 vincitori di concorsi pubblici ancora in attesa di assunzione”.
Sottolinea Mencarelli: “Affermare poi che alla riduzione del numero dei dipendenti pubblici corrisponderà un aumento medio di produttività annua del 2% significa mistificare la realtà e nascondere alla cittadinanza le conseguenze reali di questa diminuzione: aumento insostenibile dei carichi di lavoro per i ´sopravvissuti`, perdita della qualità e rallentamento dei servizi pubblici forniti all’utenza. Oltre, ovviamente, un aumento selvaggio del ricorso alle esternalizzazione, con ulteriori pesanti oneri a carico della collettività e profitti smisurati per i privati”.
“Infine, sui dati relativi al calo delle assenze, riteniamo si tratti solo di esternazioni che servono a coprire il flop totale della riforma della Pubblica Amministrazione, perché inapplicabile come anche confermato dalle numerose sentenze emesse dai giudici in questi ultimi 5 mesi”, conclude la dirigente RdB/USB P.I.
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