Perseverare con arroganza
il titolo cade a pennello, come un vestito fatto su misura per la società Pam Panorama che gestisce l'ipermercato all'interno del centro commerciale “I Gigli” di Campi Bisenzio.
Non contenta dei disastri commessi nel lontano e nel recente passato, la società Pam Panorama continua ostinatamente a prendere decisioni inique ed illegittime a danno delle lavoratrici e dei lavoratori campigiani.
A dimostrarlo è l'ultima richiesta aziendale per l'attivazione di una proroga della cassa integrazione Covid attualmente in vigore nell'ipermercato, fino al prossimo mese di dicembre; proroga al cui interno si mantengono gli stessi criteri attuativi del passato, volti a dividere i lavoratori in lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, negando così una equa rotazione della cassa integrazione tra tutti i lavoratori impiegati nel punto vendita.
L'illegittimità di tali modalità attuative è già stata denunciata dalla nostra organizzazione sindacale, e sta alla base dello sciopero ad oltranza in vigore nell'ipermercato.
La determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori, nel portare avanti questa forma di protesta sta dando dei risultati tali da mettere in serio pericolo la pur minima gestione dell'ipermercato.
Se il negozio riesce a stare ancora aperto lo si deve solo a chi, calpestando la propria dignità, si rende sistematicamente disponibile a svolgere attività lavorative demansionanti, al solo fine di ottenere la benevolenza aziendale e la piena busta paga a fine mese.
Siamo arrivati fino al punto in cui l'azienda è costretta a coprire postazioni di lavoro in capo a lavoratori di 4° livello con il personale di regia di comando, inquadrati contrattualmente al 2° o 1° livello, facendo emergere tutte le straordinarie doti imprenditoriali del gruppo.
Nonostante questi risultati USB ed i lavoratori ritengono che l'arroganza aziendale dimostrata nuovamente, meriti una ulteriore forma rivendicativa.
Pertanto si indice per sabato 24 aprile una ulteriore giornata di sciopero per l'intera durata di ogni turno lavorativo.
Inoltre si terrà un presidio dalle 11 alle 12.30 davanti l'entrata del centro commerciale (Corte Tonda).
Oltre alle rivendicazioni contro l'azienda, i lavoratori riuniti in presidio intendono sensibilizzare l'opinione pubblica sulla loro condizione, non riescono infatti ad immaginare un avvenire fatto di anni e anni di cassa integrazione come nel passato.
Enormi sacrifici gettati al vento, visto la totale assenza di una vera volontà aziendale di rilanciare il punto vendita, assenza che loro toccano con mano, quotidianamente.
Un presidio che vuole essere momento per essere visibili e dare voce alle proprie istanze, rinnovando un accorato appello a tutte le istituzioni territoriali, alla politica campigiana e all'amministrazione comunale, ritenendo che sia giunto il momento di dare forma e sostanza alle parole di solidarietà che ci sono state rivolte in passato.
Questi lavoratori chiedono a chi ha responsabilità istituzionali, di attivarsi per ottenere quelle risposte riguardo le proprie istanze, che ai lavoratori sono però state negate.
Vogliono sapere cosa ne sarà di loro e delle loro famiglie nei prossimi anni.
Vogliono conoscere i futuri progetti espansivi del centro commerciale e quale sarà, e se ci sarà, il ruolo di Pam Panorama, la cui storia nel centro commerciale parte da massimo protagonista di quasi un quarto di secolo fa, passando via via nel tempo, a ritirarsi strategicamente, fino ad arrivare ad oggi, dove si può legittimamente ipotizzare un suo totale disimpegno da questo insediamento commerciale.
Le lavoratrici ed i lavoratori di Panorama non solo chiedono, ma a questo punto, pretendono di conoscere il loro futuro, e per motivare questa pretesa, vogliono ricordare a tutti che loro erano già qua quando il primo cliente ha mosso i suoi passi nella galleria del centro commerciale.
Lo sforzo ed il sacrificio di 25 anni di lavoro non sono serviti solo all'ipermercato Panorama, ma sono stati anche parte del cuore pulsante del centro commerciale, cuore che ha reso possibile la fama ed illustro di questo luogo e di tutti i profitti che ne sono derivati.
Questi lavoratori si sentono parte di un qualcosa, e vogliono continuare a sentirsene parte.
Non potranno mai accettare che, a chi un giorno fu permesso di partecipare al banchetto e negli anni si sia continuamente ingozzato, possa oggi decidere, oramai con la pancia piena, di alzarsi dal tavolo e pretendere che a pagare il conto siano le lavoratrici ed i lavoratori campigiani.
Quindi, che ognuno faccia la sua parte fino in fondo, come sicuramente continueranno a fare le lavoratrici ed i lavoratori di Panorama, senza mai stancarsi di difendere il proprio posto di lavoro, i propri diritti e la propria dignità, fortemente convinti e consapevoli che chi lotta può anche perdere, ma chi non lotta ha già perso, e USB sarà sempre al loro fianco.