Al suo passaggio lo spezzone dei Vigili del Fuoco dell'Unione Sindacale di Base è stato spesso applaudito dagli altri manifestanti e tantissimi sono state le parole di solidarietà della gente comune, questi sono gli attestati migliori che ci riempiono il cuore e ci soddisfano maggiormente, altro che medaglie di cartone e croci di anzianità.
Da sempre contrari alla Tav e anche oggi in piazza con le nostre bandiere e i nostri indumenti da lavoro, fortemente convinti di questa lotta contro un’opera dannosa per la salute, inutile e spreco di denaro pubblico, soprattutto contrari alla militarizzazione dei territori e del Corpo Nazionale VV.F..
Non vogliamo essere usati per fare repressione come purtroppo hanno cercato di fare qui in Val Susa o come durante il G8 a Genova o per gli sfratti... Vogliamo occuparci della salvaguardia del territorio e protezione civile.
Per questo siamo qui oggi ed eravamo a Roma mesi fa per il “No Monti day” per ribadire che l’unica alta velocità che chiediamo ai politici, “stellari o smacchiatori”, è quella di un passaggio culturale nel rivedere la collocazione del CNVVF in un comparto consono alla specificità del lavoro e del ruolo sociale che svolgiamo da sempre che è quello naturale di una nuova e moderna Protezione Civile dove ci sono tutte le risorse possibili per rilanciare nel nostro Paese una politica di previsione e prevenzione che manca e che ad ogni calamità, ormai quotidiana, viene evidenziata, facendo così si risparmierebbero miliardi e miliardi di € e si creerebbero nuovi posti di lavoro.