Siamo alla farsa: il Sindaco Montino ha impugnato difronte al Tar del Lazio la delibera della Regione Lazio che, in applicazione della legge sull’edilizia agevolata, revoca il finanziamento del contributo pubblico a fondo perduto concesso alla soc. costruttrice.
Questo grave fatto va ad aggiungersi all’ingiustificato comportamento dello stesso Comune di Fiumicino che, sempre in osservanza della legge, avrebbe dovuto sanzionare la ditta Cicchetti Massimo srl e revocargli la concessione già da quando è stata accertata la violazione alle norme dell’edilizia pubblica e in conseguenza dell’avvenuto fallimento (come ha ribadito recentemente il Tar del Lazio). Il ricorso è stato notificato lo scorso 09.09.2020.
Come noto, da anni, gli inquilini di via E. Berlinguer di Fiumicino chiedono con forza la declaratoria di decadenza della concessione del diritto di superficie concesso alla Cicchetti Massimo s.r.l., oggi fallita.
Nonostante le formali istanze e l’invito della Regione Lazio ad attivarsi in tal senso, il Comune di Fiumicino non ha mai provveduto ad applicare la normativa di settore.
Se da un lato l’omissione è stata costante, dall’altro, oggi, l’Ente comunale si è invece prodigato ad impugnare dinanzi al TAR Lazio la deliberazione regionale.
In disparte la carenza di interesse del Comune all’annullamento della Deliberazione Regionale, emerge anche la strumentalità del ricorso proposto che non prevede alcuna istanza di sospensione della Deliberazione stessa, ma risulta di più un assist al rinvio sine die della vicenda e un atto di dedizione verso chi è stato messo sotto inchiesta dalla magistratura perché ha violato la legge.
Particolari dubbi di legittimità si sollevano anche con riguardo alla peculiare situazione venutasi a creare, ove il sindaco di Fiumicino in precedenza, quando ricopriva l’incarico regionale, è stato fautore della concessione del finanziamento alla Cicchetti Massimo S.r.l. e con questi costruttori ha mantenuto rapporti anche societari.
ASIA-USB