AS.I.A/USB, Giunta e Avvocatura non intervengono per far cessare assurde ingiustizie
Alla fine è stato sfrattato il signor Bonofiglio, inquilino del Piano di Zona Longoni, che dopo una serie di rinvii ha oggi definitivamente perso il suo alloggio.
Le forze di polizia, che questa mattina a Roma si sono presentate con i blindati bloccando tutte le vie di accesso a via Fillia 27, hanno eseguito lo sfratto per morosità richiesto dalla società costruttrice, la Sette Costruzioni S.p.A, nonostante nel corso del giudizio fosse emerso che il sig. Bonofiglio, cardiopatico e reduce da una angioplastica con l’impianto di tre stent, vantasse un credito nei confronti della società di oltre 2.500 euro.
Lo sfratto di Bonofiglio, che segue quello di una coppia di anziani coniugi dello stesso PdZ Longoni, messi in mezzo ad una strada lo scorso 19 ottobre, è stato eseguito in assenza di alcuna soluzione abitativa per l’inquilino.
L’AS.I.A/USB condanna questo ennesimo sfratto e ricorda di aver da tempo sollevato lo scandalo dei Piani di Zona presentando, tramite l’avvocato Vincenzo Perticaro, un esposto alla magistratura che sta proseguendo nelle indagini anche rispetto alla Sette Costruzioni S.p.A.
Sin dall’insediamento della nuova Giunta l’AS.I.A/USB ha chiesto la revoca delle convezioni per i PdZ, come previsto dal programma per Roma del M5S, e l’intervento dell’Avvocatura di Roma Capitale presso il Tribunale di Roma per chiedere la sospensione degli sfratti e far cessare queste assurde ingiustizie.
Roma, 26 ottobre 2016