L’annosa questione relativa agli immobili realizzati nel P.D.Z. Tor Vergata vede oggi la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, che conferma la legittimità della Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 13/2017, con cui è stato previsto l’annullamento della Convenzione stipulata con Soc. Coop. Lega San Paolo e la riacquisizione degli immobili al patrimonio capitolino.
I Giudici di Palazzo Spada hanno accertato il corretto agire dell’Amministrazione capitolina a seguito degli esposti degli promissari assegnatari, difesi dall’avv. Vincenzo Perticaro, per ripristinare una situazione segnata da innumerevoli violazioni della normativa di settore da parte del costruttore, che non consentivano il rispetto della finalità pubblica degli alloggi.
Analogamente sono state rigettate in toto le tesi della difesa della Cooperativa Lega San Paolo, ritenendo che nulla fosse addebitabile agli inquilini sempre rappresentati dall’avv. Vincenzo Perticaro.
In motivazione, la Sezione Quarta ha specificato che “ una volta che siano stati realizzati i singoli appartamenti, non vi è alcuno ostacolo giuridico a dichiarare la decadenza parziale che nel caso di specie si giustifica per la necessità di salvaguardare gli effetti che si erano consolidati senza che vi fosse contenzioso anche se in quel caso la violazione della clausola del prezzo massimo di cessione si era verificata.”.
L’importanza della sentenza emessa determina la consapevolezza che solo l’intervento della Pubblica Amministrazione, in situazioni di grave violazione delle norme dell’edilizia agevolata, può garantire il rispetto della finalità pubblica sottesa agli alloggi, nonché delle posizioni dei beneficiari del programma di edilizia residenziale pubblica, che altrimenti continuerebbero ad essere calpestate.
Asia-Usb saluta con soddisfazione questa ulteriore pronuncia del Consiglio di Stato che ribadisce la funzione pubblica del patrimonio dell’edilizia agevolata realizzata nei famosi piani di zona fatti oggetto di una manipolazione speculativa da parte di finte coop e ditte costruttrici legate ai famosi palazzinari che hanno stravolto la vita a decine di migliaia di famiglie romane e non.
Il Consiglio di Stato dà un’indicazione chiara alle Amministrazioni, regionale e comunale, che invece stanno colpevolmente temporeggiando, lasciando molte famiglie ancora sotto la minaccia dei tribunali fallimentari che stanno mettendo all’asta il patrimonio pubblico realizzato dalle coop e dalle ditte che non hanno rispettato la legge.
ASIA-USB