Penny Market pubblicizza in grande stile lo sfruttamento che mette in atto, diffondendo un volantino in cui cerca lavoratori da pagare con rimborso spese. La catena di discount cerca ragazzi e ragazze per i propri punti vendita “dotati di buona volontà, passione per il commercio e voglia di imparare”. Queste le esatte caratteristiche richieste.
In cambio Penny Market offre, visto il suo buon cuore, un contratto di stage a rimborso. Quindi no contratto da lavoro dipendente, nessuna retribuzione adeguata all’orario e alla mansione svolta, nessun diritto.
L’azienda cerca un esercito di precari da sottopagare, presi come stagisti ed utilizzati, a tutti gli effetti, come lavoratori subordinati. Intanto i lavoratori regolarmente assunti, la maggior parte con contratti part time imposti, vengono spostati di negozio in negozio, sperando di portarli allo sfinimento e liberarsene, così da sostituirli con ragazzi e ragazze precari, al minimo delle ore, senza alcuna tutela.
Noi vogliamo contratti stabili e veritieri per quello che effettivamente svolgiamo, la giusta retribuzione per il nostro lavoro, il rispetto di tutte le norme sulla sicurezza e nessuna imposizione su lavoro domenicale e festivo.
Invitiamo tutti i lavoratori, costretti a subire questi abusi, a contattarci per organizzarci uniti.
PRESIDIO, GIOVEDI' 2 GIUGNO ORE 11.30,
PRESSO IL PENNY MARKET DI VIA GHISLANDI 79, BERGAMO
I LAVORATORI SI PAGANO, NON SI RIMBORSANO!
#NONBastaUnPenny
USB Bergamo