“Grazie per non averci lasciati soli con la nostra rabbia”, questa la frase ricorrente nelle tante telefonate di pensionati giunte ai centralini dell’Unione Sindacale di Base a sostegno del “VaffanCUD”, la manifestazione organizzata dall’USB davanti alla direzione generale dell’INPS, e davanti ad altre sedi territoriali dell’ente, per protestare contro il mancato invio dei CUD ai pensionati.
I pensionati rivendicano il diritto a ricevere a casa la certificazione dei redditi da pensione e chiedono all’INPS di ripristinare pienamente il servizio, per non essere costretti a districarsi nel ginepraio delle diverse modalità di rilascio del CUD se non si è in grado di scaricarlo da internet.
I cittadini contestano inoltre l’affermazione dell’INPS in merito all’inutilità del CUD per coloro che non devono fare una dichiarazione dei redditi. Il CUD, infatti, serve anche per il rilascio del modello ISEE, la certificazione oggi indispensabile per ottenere agevolazioni in una serie di servizi, come il contributo per l’affitto, sgravi su luce, gas, telefono, assistenza domiciliare, ecc. .
L’ USB proseguirà nell’organizzazione dei “VaffanCUD” davanti alle sedi dell’INPS e chiederà al prossimo governo l’abrogazione della norma della Legge di stabilità 2013 che ha dato via alla cancellazione di un altro servizio per i cittadini.
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