Ennesimo incontro venerdì tra dirigenza Piaggio e USB sul tema centrale dell'occupazione. Il presidente Colaninno prevede per il 2022 l'entrata di circa 340 lavoratori e lavoratrici con contratto a termine e parla anche di un’eventuale stabilizzazione. A questo punto però vengono fuori una serie di pregiudizi, ostacoli e incognite.
La dirigenza parla di aumento dei costi di energia, dei costi dei trasporti, dei costi delle materie prime e anche dei problemi di approvvigionamento e del costo del lavoro sullo stabilimento di Pontedera, dove per la dirigenza Piaggio i lavoratori hanno troppi minuti di pausa. Parla anche di ennesima procedura di mobilità.
Come USB rimaniamo però sconcertati quando vengono trattate come assunzioni quelle delle 23 persone ricollocate nello stabilimento di Pontedera che lavorano sulla linea del 1000, linea che verrà portata nello stabilimento dell'Aprilia, e che a detta dell'azienda potevano invece essere trasferite o addirittura licenziate.
Sembra quasi che i sindacati debbano ringraziare per aver ricollocato questi operai, dato lo scenario che c'è fuori in altre aziende. Ricordiamo che Piaggio non assume nessuno dal 2012 in modo stabile, negli ultimi due anni si è avvalsa solo di staff leasing e contratto di apprendistato con numeri irrisori e anzi dal 2011 ha sempre usufruito di procedure di mobilità volontaria perdendo in modo costante posti di lavoro.
La cosa più aberrante che però abbiamo ascoltato è che per parlare di assunzioni si torna a parlare del contratto a part time verticale ciclico.
Naturalmente tutto questo è vincolato alla richiesta dell'azienda di un accordo di prossimità, ricordiamo che il decreto dignità è già derogato dai provvedimenti del governo. Come USB ci chiediamo perché parlare solo ed esclusivamente di questo accordo per lavoratori che sono ormai stabili in azienda dal 2019, mettendo solo in secondo piano un percorso di stabilizzazione chiara che tolga questi lavoratori da una condizione di precarietà.
Così si va solo a garantire all'azienda un esercito di lavoratori e lavoratrici che, con il ricatto del posto fisso, non avranno mai modo di far valere i propri diritti e le proprie rivendicazioni in tema di occupazione.
Per noi di USB la linea da tenere è chiara:
1 - Se Piaggio ha bisogno di assumere deve farlo partendo dai C.T. STORICI, lavoratori e lavoratrici “licenziati” dopo 15 anni.
2 - I nuovi C.T non devono subire quello che hanno subito gli ultimi assunti da parte di Piaggio, che per avere un posto di lavoro stabile hanno dovuto aspettare 15 anni. Se Piaggio ammette di essere un’azienda stagionale Piaggio deve capire che i lavoratori e le lavoratrici non possono permettersi di stare a casa 5 mesi l'anno senza stipendio.
3 - Ci devono essere criteri chiari e tangibili per le assunzioni. Il primo punto deve essere l'anzianità. Basta assumere per clientelismo sindacale o politico.
RSU USB Piaggio
Coordinamento USB Piaggio
USB Coordinamento Nazionale Industria