Mentre il governo continua ad emanare misure di sostegno per le aziende in questa fase delicata per il Paese, come USB ci chiediamo quali siano le intenzioni della dirigenza Piaggio affinché sia garantito un futuro certo a tutti i dipendenti.
Il presidente Colaninno minaccia “tempi duri” per la nostra fabbrica ed è bene che i lavoratori e le lavoratrici si facciano trovare pronti iniziando da subito a mettere in campo iniziative per garantire occupazione, salario e diritti per tutti.
La crisi non può essere pagata solo dai lavoratori. I part time verticali DEVONO essere stabilizzati subito, non possono e non devono rimanere per l’ennesimo anno senza stipendio. Inoltre anche loro, a causa della crisi, sono andati in cassa integrazione con ulteriore perdita di salario. Se Piaggio dovesse ricorrere nuovamente agli ammortizzatori sociali sarà necessaria un'integrazione salariale.
Non servono certo deroghe ai contratti nazionali come propone il nuovo presidente di Confindustria ma una vera campagna di stabilizzazione partendo dai CT storici licenziati da Piaggio dopo 15 anni. È necessario dare certezza a tutti i precari e le precarie presenti in azienda.
USB ha da sempre sostenuto la necessità di interrompere la “stagionalizzazione” della produzione all’interno dello stabilimento di Pontedera che ci vede impegnati per 7 mesi l’anno. Riduzione di orario a parità di salario proprio per non far pagare la crisi economica ai soli lavoratori.
Oltretutto questa emergenza favorirà i processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica e sappiamo quanto questo potrebbe causare la perdita di posti di lavoro. È necessaria una programmazione economica che metta al centro la tutela dei lavoratori.
Come USB crediamo che, dopo 9 incontri sia essenziale tornare a parlare ai lavoratori e alle lavoratrici in assembla.
RSU USB PIAGGIO
Coordinamento USB Piaggio