Il 23 gennaio Piaggio, fim,fiom,uilm e Confindustria hanno siglato un accordo, sostanzialmente un Contratto integrativo aziendale, che porta nelle fabbriche del Gruppo Piaggio un modello contrattuale simile al CCSL, introdotto in FCA da Marchionne.
Colannino fa il ganzo con il bancomat dell’INPS e con il salario dei lavoratori
Nel preambolo c’è la solita liturgia sulle difficoltà del contesto e degli sforzi fatti dal Gruppo Piaggio per tenere il mercato. In realtà la tenuta economica di Mister Colanninno la pagano i lavoratori, strizzati per coprire gli ordini e poi mandati in Contratto di Solidarietà o a casa senza stipendio,per mesi, come nel caso dei Part Time Verticali o dei Contratti a Termine.
Un accordo per rendere più forte la voce del padrone
Con la firma di quest’accordo fim, fiom, uilm e Piaggio danno seguito alle norme del CCNL e del Testo Unico sulla rappresentanza, escludono tutti gli altri sindacati e mettono sotto controllo le RSU e le RLS. Ben 12 pagine sulle 25 dell’accordo sono dedicate a blindare il sistema di relazioni sindacali intorno all’organizzazione del lavoro imposta dalla Piaggio.
Stando a questo contratto di secondo livello, le relazioni sindacali sono centrate sulle segreterie nazionali e poi si sviluppano in Osservatori, Comitati, Commissioni e Coordinamento, nazionali e di stabilimento. Hanno diritto a partecipare a tali organismi solo le strutture nazionali e locali di fim, fiom e uilm e le RSU scelte dalle segreterie, tra quelle di loro appartenenza.
A Pontedera secondo quest’accordo filo padronale, le RLS USB pur essendo le più votate, sono escluse dalla commissione sicurezza.
Con l’inserimento della metrica del lavoro WCM, nell’integrativo, è istituita la Commissione Tempi Metodi e WCM che monitorerà l’andamento della produzione sulle linee, le RSU fim, fiom e uilm, saranno formate in appositi corsi aziendali e si trasformeranno in sorveglianti “buoni” ?? .
Nel comunicato della RSU USB, abbiamo immediatamente denunciato questo integrativo anche per gli aspetti economici, normativi e occupazionali.
I sabati lavorativi, sono parte della flessibilità imposta alla platea dei lavoratori, cui si somma l’uso strutturale di Part Time Verticali, somministrazioni,Contratti a Termine, appalti e Contratti di Solidarietà.
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Chiediamo la fine di questa fabbrica di precarietà e l’avvio di percorsi di stabilizzazione.
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Dopo oltre 10 anni di sostanziale vacanza contrattuale, l’indennità è di 360€ lordi in busta paga dal 1 aprile 2020. A fronte dei 46 milioni di utile netto, l’aumento dei salari sarà di uno 0.9 % lordo, una miseria in linea con il crollo generale dei salari del -7% negli ultimi 10 anni.
E’ necessario lottare contro quest’accordo che imbavaglia e impoverisce i lavoratori, trasforma le OS firmatarie in sorveglianti sulle linee di produzione e attacca la democrazia politica e sindacale.
Roma 3/2/2020
USB Nazionale Lavoro Privato- settore metalmeccanici