“L’orgoglio e la soddisfazione espressi dalla Presidente Polverini per l’approvazione del piano sulla sanità regionale sono un pugno nello stomaco ai cittadini del Lazio, che da oggi diventano i più penalizzati d’Italia”, dichiara Licia Pera, RdB/USB Sanità del Lazio.
“La Polverini – prosegue Pera - oltre a sconfessare tutti gli impegni presi in campagna elettorale, contraddice quotidianamente se stessa: non doveva tagliare e chiude ospedali e posti letto; il piano doveva scongiurare l’aumento di Irpef e Irap, che oggi invece schizzano oltre i già massimi livelli; fino ad arrivare alla scoperta di un ulteriore buco di bilancio di quasi 2 miliardi, le cui responsabilità vorrebbe far ricadere su quei manager che lei stessa si accinge per la maggior parte a riconfermare e ´rimescolare` alla guida di ASL e AO. Senza contare che lo stesso sub-commissario Morlacco mantiene il suo posto dalla Giunta precedente”.
“All’attivo del piano – sottolinea la rappresentante RdB/USB - rimane solo l’ultima grande bufala dello sblocco del turn-over. Ma a che serve l’assunzione di personale in una Regione che sta già licenziando i precari e dove a breve migliaia di esuberi si risolveranno in mobilità obbligatoria, cassa integrazione e licenziamenti? A meno che la Polverini non abbia in mente una ´pulizia etnica` dell’attuale personale, spremuto per anni come un limone, a favore di qualche bell’appalto con ditte e cooperative che, oltre a far arricchire i soliti noti, renderebbe per sempre precari i lavoratori e le lavoratrici della sanità”.
Conclude Pera: “E’ necessario rilanciare con forza la battaglia a difesa dei diritti, del salario e della dignità e dare un segnale forte della nostra assoluta indisponibilità ad un piano le cui ricadute pesano come macigni sulle spalle dei lavoratori della sanità e dei cittadini del Lazio. Per questo confermiamo lo sciopero dell’intera giornata, rinviato dalla Commissione di Garanzia al prossimo 12 novembre”.
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