Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Riforma CNVVF Piante Organiche

Piante organiche:

Nazionale,

L’Amministrazione e le altre OO.SS. volevano chiudere convinti di aver fatto il miglior lavoro possibile, ma la RdB\CUB non avvalla quanto fatto e abbandona il tavolo tecnico!

Lavoratori, come tutti sanno la RdB/CUB non è mai stata favorevole a questa riforma del CNVVF (legge 252 e 217) e, con il passare del tempo anche chi era favorevole si sta rendendo conto in che pantano ci hanno ficcato. 

Dopo le assurdità venute fuori nei bandi per i passaggi di qualifica (corsi che hanno quasi nome e cognome); dopo aver rimpinzato il Dipartimento di Prefetti; dopo mobilità di specialisti e non a dir poco scriteriata (per non dire clientelare), oggi si è riunito il tavolo tecnico sulle piante organiche previste dalla D.L.217/05.

In questi mesi di lavoro più che un tavolo si può affermare che sia stato una “tela di Penelope”: tessuto di giorno e disfatto di notte da chi ha cercato solo un tornaconto sindacale e politico, favorendo alcuni Comandi a discapito di altri, senza una attenta valutazione dei parametri di rischio. Altra contraddizione scaturita al tavolo è la paventata (e purtroppo confermata) chiusura ad “esaurimento” dei nuclei sommozzatori di Ferrara, Grosseto e Brindisi, per cui ci chiediamo se prima di attuare tale cosa si siano valutate attentamente la casistica e le realtà locali dove fino ad oggi essi sono stati chiamati ad operare. Inoltre non ci hanno spiegato cosa faranno quei due o tre sommozzatori rimasti che non riusciranno neanche a formare una squadra minima per operare. Ad avvalorare la poca trasparenza dei parametri adottati per spalmare l’organico e chiudere nuclei, c’è il fatto che negli incontri al Dipartimento ci è stato più volte rinfacciato da parte dell’amministrazione e delle altre OO.SS. il fatto di aver portato a conoscenza dei lavoratori, pubblicandole sul sito, le varie ipotesi di lavoro che di volta in volta ci sono state presentate. Crediamo che ciò non sia stato un danno, ma semplicemente un diritto all’informazione sindacale dovuta a chi nei Comandi fa i salti mortali per portare avanti il servizio di soccorso. Questo ha permesso ai lavoratori di fare della rimostranze a chi li rappresenta e, ha evitato che qualcuno ci guadagnasse di più di quanto già non gli sia stato accordato. Quello che ci ha stupito è stato la condotta di chi al tavolo rappresentava l’amministrazione poiché, a discussione ancora aperta, ha invitato il Capo del Corpo facendogli credere che il tavolo era giunto all’unanimità alla conclusione.

A questo punto la delegazione RdB/CUB, ha portato a conoscenza dell’Ispettore Generale Capo che non c’era di certo l’avallo della nostra sigla, contestando anche il metodo adottato con continui movimenti di personale e qualifiche (per loro semplici numeri) da un comando all’altro.  Il Capo del Corpo ha replicato che bisognava intanto procedere con questo lavoro per ottemperare alla 217/05, e che prima o poi ci dovrà essere un incremento di organico per cercare di superare il gap tra l’organico teorico e quello reale.

A quel punto non ci è restato che abbandonare il tavolo tecnico augurando un buon lavoro a chi è rimasto a contare numeri teorici, cioè il nulla!

Non facciamo da sponda all’ennesima contraddizione di questa nefasta riforma.