Alleghiamo il testo integrale della nota inviata al Direttore Regionale dell'Agenzia delle Entrate del Piemonte in merito all'esclusione ai tavoli di USB:
Al Direttore Regionale
dell’Agenzia delle Entrate del Piemonte
Dott. Giovanni Achille SANZÒ
La scrivente Organizzazione Sindacale, vista la mancata convocazione da parte della Direzione Regionale del Piemonte in relazione all’incontro del 2 ottobre 2018 sulla Mobilità Regionale 2018, pone alla Sua attenzione quanto segue:
la scrivente O.S., pur non avendo sottoscritto il nuovo CCNL, è organizzazione maggiormente rappresentativa nel comparto delle Funzioni Centrali, ai sensi di quanto previsto dalle vigenti norme di legge.
La rappresentatività di un Sindacato non deriva da un riconoscimento del datore di lavoro espresso in forma pattizia, bensì dalla capacità del sindacato di imporsi al datore di lavoro come controparte contrattuale, giacché, contrariamente, si sarebbe spettatori passivi di una impropria sanzione del dissenso che condizionerebbe notevolmente la libertà sindacale di sottoscrivere o no un contratto collettivo, pregiudicando, peraltro, la libera scelta legata alla genuinità degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori da tutelare: in Piemonte tutto ciò risulta evidente, le ultime elezioni RSU hanno confermato USB come uno dei sindacati maggiormente rappresentativi.
Il tema della mobilità regionale trae origine dall’Accordo Quadro del 2017 e non rientra nell’alveo del nuovo contratto nazionale, come già evidenziato nel Verbale della Direzione Regionale della Puglia (12/07/2018), che alleghiamo e condividiamo sotto il profilo dei richiami normativi.
In virtù dei principi sopra ricordati evidenziamo comportamenti difformi da parte delle Direzioni Regionali, e ribadiamo che laddove si comprime la partecipazione delle rappresentanze sindacali vengono di conseguenza lesi i diritti dei lavoratori.
Le consegniamo le firme che la nostra organizzazione sindacale sta raccogliendo sul territorio piemontese per l’abrogazione dell’art. 7 del CCNL, i cui nefasti effetti hanno colpito anche altre organizzazioni sindacali, in questo e in altri comparti, adesso come in passato.
Tale norma antidemocratica, pensata per escludere il dissenso, è norma invisa ai più.
La invitiamo pertanto a riconsiderare la posizione dell’Amministrazione sulla nostra partecipazione e chiediamo la convocazione a tutti i futuri incontri a partire da quelli sulla mobilità regionale 2018.