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Stato di agitazione Rapporti Sindacali

PISA: TENTATIVO DI CONCILIAZIONE DEL 6 MAGGIO

Pisa,

 

Lavoratori,

lo scorso 6 Maggio è stato esperito il tentativo di conciliazione tra questa OS e il Dirigente provinciale in merito agli argomenti contestati nello stato di agitazione del 24 Febbraio, rimasto inevaso a causa della crisi Covid19.

Il conciliatore, come da Usb richiesto, è stato il Direttore Emilia Romagna Ing. Ghimenti.

I punti di conflitto, non risolti, erano 4.

 

Il primo punto riguardava le 1000 ore previste per retraining e richiami straordinari che la Direzione Regionale Toscana aveva affidato al comando di Pisa, come per altri comandi, e di cui le oo.ss. non avevano avuta nessuna informazione. L’atto, non inviato alle oo.ss, era stato trasmesso  11 Novembre ai comandi, a Pisa ne siamo venuti a conoscenza perché nei giorni precedenti alla contrattazione provinciale del 10 Dicembre era stato affrontato confronto con le oo.ss al comando di Lucca. Queste ore non sono state assegnate per il retraining di attività TPSS e quindi non hanno dato possibilità di coinvolgimento di un numero maggiore di personale. Le stesse ore sono state così poi utilizzate: 588 per straordinari nei turni, 84 per gli USAR, 60 per il personale 12/36, solo 126 per il TPSS, lasciando anche 40 ore inutilizzate. E’ evidente che qualcosa non funziona nel settore che avrebbe dovuto rendere trasparenti le ore e dovuto pianificare, magari con le oo.ss, le modalità di impiego, trattandosi di formazione che è un argomento soggetto dalla norma alla contrattazione locale. Chiediamo quindi per il futuro più trasparenza e il dovuto coinvolgimento delle oo.ss nelle decisioni che la norma ci assegna.

 

Il secondo punto riguardava la riorganizzazione degli incarichi degli uffici e dei settori, assegnati in maniera diversa dal sistema consono ovvero la distinzione tra personale direttivo e operativo. Fermo restando la preparazione e peculiarità di ciascuno di noi riteniamo corretto però l’affidamento di uffici e settori principali al personale direttivo che poi, giustamente, si deve avvalere del personale funzionario operativo. Occorre far rispettare i rispettivi ruoli e incarichi al personale con adeguato livello contrattuale e/o da mansionario, magari integrando ulteriori figure, qualora necessarie, da ricoprire con personale operativo con ruolo apicale come capo reparto. Anche sulla gestione della distribuzione pratiche di prevenzione incendi occorre maggiore trasparenza e rendicontazione. Quindi chiediamo che quando verranno integrati i funzionari si ridiscuta della materia al tavolo sindacale con i suggerimenti di tutte le oo.ss rappresentative dei lavoratori del comando.

 

Il punto 3 era inerente il non rispetto del contratto di pulizie che prevede il servizio 7 giorni su 7, pulizie mensili e straordinarie. Fermo restando l’impegno delle lavoratrici nel servizio, resta l’inadempienza contrattuale della ditta appaltatrice che riscuote alcuni milioni di euro di soldi pubblici a fronte di un servizio che poi non viene reso e su cui non esiste, da parte del comando, un sistema di vigilanza e controllo ai fini della segnalazione delle inadempienze per poter arrivare, se nel caso, a sanzioni economiche previste dal contratto stesso. Questi problemi si riscontrano in particolare su alcune sedi. Su questo argomento abbiamo più volte scritto chiedendo al dirigente un intervento e la volontà di collaborare per creare un sistema di controllo che non può essere in capo solo al capo turno o distaccamento. Questa quindi la richiesta, un sistema di controllo e gestione.

 

Il punto 4 si trascina dal 2015 ed è stato oggetto di numerose contestazioni di questa os e anche motivo di conflitto per il personale. Parliamo della formazione, o meglio dei criteri di accesso alla formazione. Questi sconosciuti a Pisa! Ad ogni corso vale una regola diversa, ogni volta si gurda i nomi e non i criteri. Basta. Nel 2015 abbiamo proposto una lista di tutti i corsi, provinciali, regionali e nazionali, scritto il nostro pensiero su quali criteri tenere conto maggiormente per poter accedere, considerato le norme che prevedono la formazione come strumento di crescita personale e collettiva del CNVVF e del fatto che le settimane di corso incidono sulla graduatoria per accesso alle qualifiche superiori. Quindi siamo andati in contrattazione con una proposta omogenea di Usb, non seguita dagli altri soggetti da altrettanto interesse al tavolo di confronto, tanto che i criteri poi che hanno prevalso, essendo noi rimasti in minoranza, erano generici e davano sempre spazio a libera interpretazione. Cosa ancora peggiore è che dopo quelle due contrattazioni non è mai uscito nemmeno ordine del giorno per sancire quegli accordi. Chiediamo quindi di rivalutare, attraverso una riformulazione da discutere, criteri chiari e trasparenti per tutti.

 

Dopo ampia e articolata discussione dei punti, grazie al lavoro di mediazione del Ing. Ghimenti, il dirigente ha convenuto sulle richieste dei punti 1-3-4, con la disponibilità al confronto sul punto 2.

 

Ci impegneremo quindi fin da subito a ripresentare una bozza dei criteri di formazione da discutere poi al tavolo negoziale e a collaborare per la vigilanza del servizio pulizie e mensa con la collaborazione dei lavoratori.
 

 

 il Coordinamento USB VVF Pisa