Mancano ormai pochi giorni al Referendum costituzionale del 4 dicembre: una scadenza che ci riguarda tutte e tutti, come cittadini e come lavoratori.
L'impegno che come USB ci siamo assunti è quello per un NO secco allo stravolgimento della Costituzione e un NO altrettanto deciso al governo Renzi che come i governi precedenti ed a prescindere delle ultime sparate propagandistiche, opera in perfetta coerenza con l'austerità dell'Unione Europea, con la difesa di banche e grandi gruppi industriali come ordina la BCE e con le politiche utraliberiste dettate dal Fondo Monetario Internazionale.
Tutto ciò si traduce in povertà sempre più diffusa, in precarietà, in disoccupazione, in riduzione di salari, pensioni e diritti.
A tutto questo diciamo NO e vogliamo che Renzi se ne vada!
Siamo l'unico sindacato che ha preso una posizione così netta: la Cisl è schierata per il si, la Uil quasi, la Cgil dice di votare NO ma non fa nulla per sostenere la campagna referendaria, così presa dalla necessità di non rompere con le altre due sigle e di non inimicarsi la maggioranza del PD.
Qualcuno dice che il nostro impegno per il NO è maggiore di ciò che facciamo sul piano sindacale: non è così semplicemente perché il nostro impegno e lavoro sindacale non può prescindere dall'essere cittadini di questo paese e soprattutto non è così perché il NO rappresenta un argine al sempre più pesante attacco alle condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone.
Il ruolo di un sindacato generale, di massa e di classe come USB, non può essere che a difesa degli interessi dei più deboli, degli emarginati, dei lavoratori, dei pensionati, degli studenti, dei disoccupati, dei senza casa, dei migranti, di tutte le donne e gli uomini che vivono in questo paese.
Non abbiamo interrotto le nostre attività quotidiane, le lotte, le mobilitazioni: abbiamo invece accentuato la nostra attività sindacale e al tempo stesso stiamo sostenendo in ogni modo il NO.
Abbiamo partecipato alla grande manifestazione nazionale del 22 ottobre, stiamo organizzando assemblee ed incontri sul NO, stiamo intervenendo in tutti gli ambiti e in tutte le occasioni per sostenere la campagna referendaria.
Al tempo stesso, dopo lo sciopero generale del 21 ottobre, stiamo svolgendo il lavoro sindacale quotidiano in tutti i posti di lavoro dove siamo presenti, stiamo crescendo, stiamo organizzando lotte e mobilitazioni per la difesa dei diritti, del lavoro, dell'occupazione e dello stato sociale in tutto il paese.
Per i prossimi giorni chiediamo ancora uno sforzo eccezionale di sostegno al NO al Referendum alle nostre strutture territoriali e categoriali, ai nostri rappresentanti a qualsiasi livello, ai nostri iscritti ed a tutti coloro che simpatizzano con USB e con le nostre lotte.
Usate il telefono, parlate direttamente con amici e conoscenti, scrivete, condividete e diffondete il NO in rete e sui social.
Fate tutto ciò che potete per sostenere un NO che rappresenta anche un'occasione importante per dire NO a Renzi e alle sue politiche di aggressione al mondo del lavoro.