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Slang // Vertenze // Precari

Precarietà, Slang- USB: estromesso dal lavoro per aver denunciato lo sfruttamento degli archeologi nei cantieri edilizi/stradali. Udienza rinviata per Niccolò, ma la lotta continua!

Roma,

Oggi, 28 novembre 2023, avrebbe dovuto svolgersi la prossima udienza della causa che Niccolò Daviddi, archeologo impiegato nell’assistenza in corso d’opera, ha intentato contro la società archeologica per cui lavorava, che lo ha estromesso dall’assegnazione dei cantieri come ritorsione per aver denunciato le condizioni in cui operava, fatte di precarietà, ricattabilità e finte collaborazioni autonome che mascherano lavoro dipendente con compensi bassi e senza diritti.

In molti/e ricorderanno questa vicenda, che la scorsa estate è stata al centro dell’attenzione mediatica.

Purtroppo i tempi della giustizia sono spesso lunghi e macchinosi: abbiamo infatti ricevuto notizia che, per cause di forza maggiore legate al trasferimento presso altra sede del giudice designato, l’udienza è riviata alla prossima primavera.

Il preavviso è stato pochissimo, la delusione e la frustrazione sono ovviamente tante. Avevamo in previsione un presidio di solidarietà nei pressi del tribunale, le testimoni convocate erano pronte a raggiungere Roma per poter essere ascoltate con spese di viaggio già pagate, molti/e di noi avevano preso giorni di permesso a lavoro e si erano organizzati/e con gli spostamenti per poter essere presenti.

Ma non molleremo e non ci faremo abbattere da questo rallentamento.

Quella di Niccolò è una lotta di fondamentale importanza per il recupero e il riconoscimento di diritti basilari, per la dignità del lavoro, per il rispetto di chi lo esercita. Una lotta che ci riguarda tutti/e e che continueremo a portare avanti con più forza e più determinazione di prima.

Vi terremo aggiornati/e sulla vicenda e vi daremo informazioni sulla nuova data dell’udienza non appena ne avremo. Ci mobiliteremo ancora e ci faremo trovare pronti/e ai nostri posti!

Nel frattempo continuiamo a batterci per condizioni dignitose, paghe eque, giusto contratto e corretto inquadramento del rapporto lavorativo per tutti/e i lavoratori/le lavoratrici della Cultura; dagli appalti alle Partite IVA, dai musei ai cantieri edilizi.

Siamo tutti/e Niccolò!

Slang-USB