Al Comando Prov.le VV.F. – Palermo
e, p.c. Alla USB VV.F. Roma- Sicilia – Palermo
al Funzionario responsabile automezzi Ing. Richiusa.
A tutto il Personale VV.F. – Palermo
OGGETTO: Autobotte-pompa assegnata al Distaccamento Porto di Palermo
Questa O.S. vuole esporre la situazione di alcuni automezzi in dotazione al Comando di Palermo. Nella fattispecie parliamo dell’ABP VF 16968 in forza al distaccamento “Porto”, un automezzo di appoggio per il trasporto di 8.500 litri di acqua per l’ausilio, appunto, delle squadre d’intervento, con al suo attivo circa 230.000 chilometri. Al controllo giornaliero gli autisti riferiscono che si può udire il dolce sciabordio dell’acqua che fuoriesce dai fori della botte e che lungo il suo percorso tortuoso sfiora i serbatoi dell’impianto d’aria compressa e i longheroni del vano pompa, dove provoca suggestivi rigonfiamenti sui metalli. Si possono notare insediamenti di muschi e licheni che adornano alcune parti dell’automezzo quasi a ricordare la varietà della macchia mediterranea in prossimità dei corsi d’acqua.
Ma l’apice dello stupore, dove l’osservatore rimane affascinato, è la tonalità variegata della ruggine passante che, giorno dopo giorno, si espande sulla carrozzeria. Alcune serrandine dei vani attrezzi, che una volta erano scorrevoli, vagano adesso fuori dalle loro guide e la loro parziale chiusura (parziale perché bloccate) è assicurata da un corpo sottile, a sezione cilindrica e diametro costante, che ha caratteristiche meccanichedi inestensibilità e di flessibilità (fil'i fierru. Da non confondere con l’acquavite di origine sarda). Entrando in cabina si rimane affascinati dallo stesso gioco di colori che questa volta interessa la tappezzeria parzialmente strappata e scollata, dal pulsante del microfono riparato artigianalmente, dal livello del carburante che segna sempre lo zero e dall’estintore a polvere “disteso” dietro il sedile passeggero, senza alcun supporto (neanche spirituale). Le spazzole tergicristallo poi, nei tristi giorni di pioggia, tentano instancabilmente di liberare il vetro dall’acqua agitandosi invano!
Colpiti da tanto seducente spettacolo i colleghi autisti hanno più volte compilato il modello F1 segnalando le “meraviglie”, come l’ultimo in ordine cronologico (del 02.10.2012 compilato dal Dist. Porto, rep. “C”), senza aver riscontrato a tutt’oggi alcun intervento per la risoluzione dei problemi. All’apertura del G.A.C. (il foglio elettronico per la gestione e movimentazione degli automezzi) un messaggio ricorda quasi sempre il numero di interventi di manutenzione che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere effettuati. Per esempio non si ha memoria dell’ultimo cambio d’olio effettuato in questo automezzo. A tal proposito vogliamo ricordare, a solo titolo di esempio, che il lubrificante perde le sue caratteristiche fisiche e meccaniche oltre che per l’usura anche nel tempo (purtroppo non possiede le stesse peculiarità del vino!).
Decoro, prestigio, coscienza della propria dignità, che si riflette nell'aspetto e negli atteggiamenti. Questi aggettivi perdono la loro efficacia nel momento in cui volgiamo lo sguardo a molti automezzi in dotazione al Comando di Palermo. E questi aggettivi inefficaci ledono inevitabilmente il personale Vigile del Fuoco che utilizza questi veicoli, poiché, appartenendo ad un Corpo dello Stato dovrebbero, oltre ad essere efficienti e sicuri a prescindere, riflettere la figura dell’Amministrazione statale agli occhi della cittadinanza. In molti casi (come per questo esposto) il messaggio visivo trasmesso è di inefficienza, trascuratezza, disordine, coinvolgendo, com’è ovvio, anche il dipendente.
Pertanto la scrivente O.S. chiede alla S.V. di porre tempestivamente fine a questo SPETTACOLO INDECOROSO (di cui si possono produrre documenti fotografici) a cui soggiacciono i cittadini e di cui sono vittime i lavoratori del Comando di Palermo.