L’assessore Pellacini, in un’intervista concessa (o documento spedito alla stampa) afferma che ieri, 8 aprile, è stato”circondato e aggredito verbalmente” da alcuni esponenti della rete Dormire Fuori che stazionavano sotto i portici del palazzo comunale e che effettuavano un presidio per la richiesta di una soluzione al disagio di una famiglia di nazionalità marocchina che da ieri è dovuta uscire dall’albergo ove l’amministrazione l’aveva collocata. Non pensavamo che il Pellacini fosse di temperamento così pauroso da sentirsi aggredito e circondato da un gruppo di 5 o 6 persone che mai sono venute a contatto ravvicinato con lui (ed esistono documenti video che possono dimostrarlo, alcuni già apparsi sulla stampa cittadina). L’aggressione verbale può essere quantificata in inviti a fare il proprio mestiere di assessore (per il quale gli è stato rinfacciato di essere abbondantemente pagato dai soldi dei parmigiani) e trovare soluzioni agli ormai innumerevoli casi di indigenza. Di rincalzo alle affermazioni del Pellacini interviene (nello stesso articolo) l’ineffabile assessore Lasagna con le sue ormai fritte rifritte affermazioni di piena disponibilità a risolvere problemi che restano, comunque, sempre più irrisolti e sempre più gravi. (e non solamente nel campo dell’immigrazione ma anche per l’assistenza agli anziani e via dicendo).
Anche oggi è stato effettuato un presidio nello stesso posto: nessuno ha chiesto di essere ricevuto da chicchessia e nessuno era lì per tendere imboscate. Tra l’altro va detto che al presidio non era presente solamente la rete “Dormire fuori” ma anche rappresentanti e di altre associazioni che, pur di ideologie diverse, hanno nel dna un comune rifiuto dell’ingiustizia e che l’amministrazione (per questo) bolla come “illegali” e in base alla quale pretende di non dovere assumere impegni, così si crea l’alibi del non fare mai nulla all’infuori di proclami tanto esaltanti quanto inesistenti come sostanza. Il nostro essere in presidio (e ne faremo altri con buona pace di Pellacini, Zoni, Lasagna e sodali, almeno finchè rimarrà valida una Costituzione che permette ai cittadini di protestare e sostare su suolo pubblico) ha il semplice obiettivo di portare a conoscenza della città l’incapacità e l’inefficienza dell’amministrazione. Appunto questa mattina di nuovo in presidio. Passa l’assessore Zoni, e uno del gruppo di presidianti si stacca, lo raggiunge e, molto educatamente, cerca di fargli notare che le affermazioni del Pellacini erano esagerate. Al che si sente apostrofare come uno che non osserva le norme, illegale e mascalzone e l’appellativo “mascalzone” viene poi girato a tutti i presidianti (una decina circa) che erano rimasti in distanza. Poi l’assessore imbestialito, perdendo evidentemente ogni capacità di autocontrollo, si portava di fronte agli altri inveendo con parole pesanti nei loro confronti. Le risposte sono state puntuali, precise, immediate. Ma l’assessore minacciava fisicamente alcuni del gruppo, invitandoli anche ad incontrarsi a tu per tu con lui (forse lo scontro fisico, fa parte della legalità della giunta). Pretendeva le generalità dei presenti e, al loro giusto rifiuto, chiamava i vigili urbani (quando le cose volgono al peggio e si cade nel ridicolo, la tracotanza che contraddistingue i comportamenti di questa amministrazione, in generale, li induce all’intimidazione mediante il peso del loro autoritarismo). Qualcuno del gruppo ha pensato bene , visto il tono aggressivo dell’assessore, di rivolgersi alla Questura. I VVUU non sono poi arrivati, alla Digos (arrivata) è stato imposto dallo Zoni di prendere comunque i nominativi dei partecipanti che, pur ritenendo ingiusta la richiesta, acconsentivano. La tracotanza, l’alterigia, la supponenza dello Zoni è stata comunque documentata dai giornalisti presenti. Come già detto, faremo nuovi presidi, lì o in altre parti che riterremo opportune, e se ai sigg. assessori non va di incontrarci, entrino dalla porta di servizio: non li andremo certo a “circondare”! Però la cittadinanza ha diritto di sapere da chi siamo amministrati e quali siano i risultati di un’amministrazione imbelle e tracotante!
Rete “Dormire fuori SRU Rete “Diritti in casa”
Parma, 09.03.2010