A seguito dello stato di agitazione e della successiva mobilitazione promosse il 18 aprile scorso dalla RdB/CUB dello Zooprofilattico di Lazio e Toscana, che hanno visto la nutrita partecipazione sia dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato che dei numerosi lavoratori precari e l’adesione delle sigle aziendali FIALS e CGIL, è stato indetto un presidio presso il Ministero della Salute per il 20 marzo.
La carenza strutturale di personale, la mancata stabilizzazione dei lavoratori precari, l’utilizzazione selvaggia dello straordinario attraverso ordini di servizio che determina l’allungamento continuo dell’orario di lavoro, la totale unilateralità delle decisioni da parte della Direzione Generale e pertanto l’assenza di democrazia sindacale sono i principali motivi della protesta.
“E’ inaccettabile che un Ente pubblico che dispone da anni di continui ripetuti finanziamenti governativi, legati soprattutto all’emergenza (lingua blu, mucca pazza, aviaria) per garantire la tutela della salute dei cittadini – dichiara Nadia Pettirossi della RdB/CUB – continui a non avere ancora una dotazione organica adeguata alle sue funzioni, ad utilizzare personale precario senza prospettive di stabilizzazione, ad operare in carenza di personale con l’utilizzazione dello straordinario mettendo a rischio la sicurezza tanto dei lavoratori, che dei cittadini”.
“L’Amministrazione dello Zooprofilattico – continua la sindacalista della RdB/CUB – si è dimostrata ancora una volta completamente sorda alle richieste del sindacato e dei lavoratori. Non assume nuovo personale, non stabilizza i lavoratori precari del comparto, ma vuole stabilizzare i dirigenti. Chiediamo al Ministero della Salute di intervenire per ristabilire criteri di trasparenza ed equità e per garantire la puntuale vigilanza sull’operato dello Zooprofilattico”.