Anche oggi la Cancellieri rilascia una intervista ad un quotidiano locale, questa volta si tratta del Corriere Bologna e, come nelle ultime tre, fa capolino una certa irritazione per quella parte di città che non si unisce al coro di chi supinamente è pronto ad applaudire il commissario prefettizio sempre e comunque.
Una parte di città che non è disponibile ad accettare in silenzio che il welfare cittadino venga massacrato e con esso il diritto ad una vita dignitosa per tutti, mentre, la commissaria, con grande demagogia, sostiene che la prima urgenza cittadina sia la lotta ai graffiti nel centro storico.
La cosa però che ci ha colpito è la risposta della Cancellieri alla seguente domanda :
Al di là del garbo istituzionale, che idea si è fatta della città? I bolognesi hanno la sensazione di essere da un bel po’ in serie B.
Risposta “Prima di arrivarci pensavo fosse la numero uno in Italia per cultura, musica, allegria, gastronomia. E molto di tutto ciò è rimasto, però è come se si fosse addormentata. Ha vissuto molto di un tessuto pubblico ricco, senza accorgersi che i tempi sono cambiati. Oggi la funzione pubblica è di controllo e indirizzo e bisogna lasciare spazio ai privati. Insomma, una città che arranca in tutti i settori. Anche la gastronomia...»
Insomma la delusione del Commissario per l’arretratezza della nostra città è così tanta che arriva a coinvolgere i tortellini, le lasagne o la pinza che evidentemente andrebbero sostituiti con piatti più moderni come gli “gnocchi molecolari” o il “gelato estemporaneo all’azoto liquido” della cucina c.d. molecolare
La stessa modernità (anni ’80) che fa dire alla Cancellieri che i servizi pubblici devono essere gestiti tutti dai privati.
Con questa logica è stato organizzato il convegno sui servizi educativi che si terrà il 20 novembre p.v. al Teatro Testoni dove esponenti di una delle più importanti coop. sociali e della federazione delle scuole private verranno a raccontare che bisogna continuare a finanziarli a scapito della scuola pubblica.
A noi in verità questa presunta modernità ci sembra molto ammuffita e buona solo per mettere nelle mani di pochi e noti personaggi i beni di tutta la collettività.
Visto che nel convegno del 20 gli unici non invitati sono i lavoratori e i genitori, che giustamente con le loro pretese potrebbero disturbare un palco di siffatti esperti;
visto che a causa della nostra obsolescenza non riusciamo proprio a comprendere la modernità della Cancellieri, ci presenteremo anche noi con un presidio.
Sabato 20 novembre ore 9, Teatro Testoni, presidio in difesa dei nidi comunali
Partecipate tutte/i !!
Bologna 09/11/2010