Prorogata la precarietà solo ad alcuni e rinviate le assunzioni per tutti i precari ventennali LSU. Il problema del lavoro nero nelle pubbliche amministrazioni resta irrisolto.
Per USB la questione delle stabilizzazioni è tutta da scrivere, ma il Ministro Poletti, esponenti politici regionali , sindacati complici compresi, si dichiarano soddisfatti per la firma della proroga 2017 nelle regioni Puglia, Campania e Sardegna, prima ancora di concludere positivamente l’iter delle convenzioni sottoscritte e le procedure per il pagamento degli assegni , tra l’altro senza il rinnovo per Lazio, Basilicata e Sicilia scadute a dicembre.
La USB ha dichiarato lo stato di agitazione e anche all’indomani della firma delle convenzioni di Puglia, Campania e Sardegna, mantiene la mobilitazione e il presidio indetto per il 27 gennaio al Ministero del Lavoro, perché un altro anno di precarietà traguarda pericolosamente la definita chiusura del bacino prevista a dicembre 2018 senza che il Governo adotti misure necessarie e adeguate per assorbire definitivamente nelle dotazioni organiche tutti i precari LSU, sfruttati da 20 anni nelle pubbliche amministrazioni senza contratto di lavoro.
L’attenzione positiva suscitata nelle ultime settimane sulla urgenza della proroga e le numerose richieste degli amministratori inviate al Ministero del Lavoro non devono cadere nel vuoto. La USB continuerà a sostenere l’unica soluzione possibile al problema, e il 2017 dovrà essere un anno decisivo per ottenere un decreto del Governo che autorizzi 15 mila assunzioni a tempo indeterminato oltre i limiti del turn over, anche in soprannumero alle attuali piante organiche, e trasferimento agli enti pubblici che assumono le risorse già sostenute da Regioni e Ministero del Lavoro.
Presidio Venerdi’ 27 gennaio Ministero del Lavoro – ore 10.30
Via Flavia n. 6 ROMA