Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Toscana

Proposta di legge sulle chiusure domenicali: L' ennesimo inchino alla grande distribuzione

Firenze,

Proposta di legge sulle chiusure domenicali:

L' ennesimo inchino alla grande distribuzione

 

 

 

Dopo mesi e mesi di annunci nello scorso anno da parte del governo e dei suoi ministri su una proposta di legge migliorativa del decreto Salva Italia di Monti sulle liberalizzazioni festive e domenicali, dopo altrettanti mesi della proposta di legge ferma nelle commissioni, si comincia a vedere un bagliore di luce che da quanto trapela potrebbe essere l' ennesima promessa disattesa dalla politica italiana su questo tema.

 

Mentre nei testi pervenuti inizialmente si parlava di un massimo di 12 domeniche e di un limite di un 25% di attività dello stesso genere aperte per domenica, adesso cio' che ne esce dalle indiscrezioni e' un ulteriore flessibilità su questa impostazione che di fatto con le deroghe alle regioni e comuni svilisce la proposta originaria e l' intento che la ispirava che era quello di ridare la Domenica in mano ai lavoratori alle loro famiglie. Aiutando anche gli artigianali e la piccola imprenditoria.

Insomma le aziende potranno derogare alla legge nel periodo dei saldi o in periodi particolari dell' anno, le regioni e i comuni lo potranno fare tenendo conto del turismo delle città d' arte etc etc …

Ciliegina sulla torta sono esonerate dalla normativa tutta una sfilza di classi merceologiche che di fatto potranno aprire tutte le domeniche dell' anno!

 

alla fine ci chiediamo cosa ne potrà rimanere in piedi, dopo troppe promesse e speranze disilluse anche dai precedenti governi, e se non era meglio fare qualcosa veramente per i lavoratori e non fare:

 

 

 

l' ennesimo inchino alla grande distribuzione.

 

 

 

Ci chiediamo se dopo anni di alzate di voce contro i poteri forti, le multinazionali, la prepotenza delle aziende, non era questo il momento di dimostrare un agire politico in coerenza con quanto dichiarato in tutto questo tempo dalle parti di questo governo giallo- verde.

 

Certamente attenderemo con attenzione il testo definitivo che uscirà al vaglio del parlamento pare verso la fine di Gennaio e sapremo fare anche le giuste correzioni al nostro punto di vista se i fatti non ci daranno ragione, nel frattempo e' bene che la politica e la GDO abbiano sempre presente che i lavoratori non si faranno prendere in giro e continueranno le lotte nei posti di lavoro anche con lo sciopero, per la riconquista della Domenica come giorno di riposo e socialità, e per la chiusura delle attività commerciali nei giorni festivi.

 

 

Cogliamo l' occasione per ribadire a Federdistribuzione e alle parti sindacali trattanti che i diritti non si svendono e:

 

 

Chiediamo che venga fatto un referendum tra i lavoratori sul CCNL di Federdistribuzione

 

Chiediamo che i nuovi assunti non vengano penalizzati nei nuovi CCNL e in quelli attuali

 

Chiediamo che la flessibilità venga retribuita e non diventi un mezzo per scaricare sui lavoratori ulteriori carichi di lavoro

 

Chiediamo che la norma sulla malattia venga completamente rivista e torni ad essere migliorativa e di tutela per il lavoratore

 

Chiediamo che il sindacato torni ad occuparsi di lavoro e dei lavoratori sottraendosi alla creazione e partecipazione a enti inutili e costosi e deleteri per il servizio sanitario nazionale, che in questo modo riceve sempre meno introiti.

 

Vogliamo un welfare di Stato non un welfare delle aziende!

 

Vogliamo tornare a valorizzare il sindacato dentro le aziende con i mezzi di lotta sindacali e dei lavoratori. Non certo con protocolli aziendali di arresa e accordi fatti per penalizzare i salari e i diritti!

 

Chiediamo e vogliamo che venga rispettata la pluralità sindacale dentro le aziende, e che si applichino normative sulla rappresentanza attuali.

Non vogliamo una Elite' della RSU ma una RSU dei lavoratori eletta democraticamente e con voto proporzionale dai lavoratori!

 

Chiediamo nell' attesa di una legge in materia, che venga tolta dai contratti l' obbligatorietà' del lavoro domenicale ai vecchi e nuovi assunti e che per i festivi ci sia la chiusura degli esercizi commerciali.

 

Chiediamo la riduzione di orario a parità di salario e l' aumento del salario paga base!!

Basta ai ricatti salariali sulle maggiorazioni! Con salari adeguati nessuno sarebbe costretto a lavorare di domenica o per i festivi!

 

NO AL LAVORO DOMENICALE! NO AL LAVORO FEESTIVO

 

 

COORDINAMENTO COMMERCIO E GDO USB FIRENZE