Ieri intorno alle 11: un uomo 34enne, francese, di origini algerine si è buttato dal ponte Monumentale. La falsa “spending review” tanto decantata dalla peggior politica della seconda repubblica danneggia quotidianamente il diritto alla vita.
Non è stata ascoltata la nostra richiesta del 28 giugno 2016 dove si evidenziava la carenza di materiale idoneo per il soccorso alienato e le conseguenze sono catastrofiche.
La domanda sorge spontanea: si poteva evitare la morte dell’uomo suicida del 09 Aprile 2018?
Forse con le attrezzature idonee si alzavano notevolmente le percentuali di riuscita e non si doveva attendere il personale di Savona, partito immediatamente, in supporto al comando di Genova perché sprovvisto di cuscino.
La prevenzione e la tempistica di intervento sono una componente fondamentale per la protezione del cittadino.
La situazione del soccorso genovese è al collasso e la morte di ieri deve fare riflettere i cittadini costretti a subire le continue inadempienze della pubblica amministrazione mettendo in discussione il sistema di soccorso.
Come si può affrontare un soccorso degno della sesta città d’Italia se i rapporti cittadino-soccorritore sono di 1:15000 abitanti, con una densità in Liguria di un distaccamento ogni 300Kmq, con una età media di 50 anni, con mezzi vetusti di oltre 25 anni, con una età pensionabile oltre i 60 anni, con la mancanza di attrezzature idonee, con un continuo aumento di lavoro straordinario per tamponare l’emorragia della carenza personale. L’assenza della INAIL mette in evidenza come l’amministrazione ed i governi sono totalmente lontani dal concetto di tutela del lavoratore e di protezione civile per i vigili del fuoco e per il cittadino.
I Vigili del Fuoco sono una risorsa e non un costo e quando li vedete in difficoltà come ieri le cause sono oggettive e non soggettive, da ricercare nella scellerata politica che i vertici del corpo continuano a perseguire.
ITALIA PAESE DELLE CATASTROFI ANNUNCIATE.