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Reddito di Cittadinanza: 4 mila assunzioni nei Centri per l'Impiego? I lavoratori già ci sono, sono stati precari e basta (ri)assumerli

Pescara,

Questa mattina abbiamo tenuto una conferenza stampa sull'argomento presso la nostrea sede USB di #Pescara. Ringraziamo per aver partecipato alla conferenza: Rete8, TV6 e Il Centro - Quotidiano d'Abruzzo. E' possibile ascoltare nel link riportato infondo a questo articolo la dichiarazione fatta alla stampa da Tommaso, ex lavoratore precario, lasciato a casa dopo 10 anni di servizio svolto nei CPI.


  Nel decreto legge approvato a fine gennaio 2019 denominato "Disposizioni urgenti in materia di Reddito di cittadinanza e di pensioni", all'articolo 12 riguardante le disposizioni finanziarie per l'attuazione del programma di Reddito di Cittadinanza, si fa riferimento al potenziamento di ANPAL Servizi Spa per la stipula di contratti di collaborazione e per la stabilizzazione di parte del personale già dipendente con contratto a tempo determinato. Parliamo dell'impegno di 200 milioni di euro per l'anno 2019, 250 milioni per il 2020 e 50 milioni per il 2021.
Inoltre, nello stesso decreto e al medesimo articolo, si autorizzano le Regioni ad assumere fino a 4 mila unità di personale, aumentando le dotazioni organiche con decorrenza a partire dal 2019 per il potenziamento dei Centri Per l'Impiego, con uno stanziamento di risorse pari a 120 milioni per 2019, 160 milioni per il 2020 e 160 milioni per il 2021, a fronte di un totale di un miliardo di euro predisposti.

Parliamo del Reddito di Cittadinanza, che dovrà rispondere da subito ad un importante flusso di richieste e far fronte a milioni di beneficiari. Per rispondere a tali sfide sarà necessario, come definito dal decreto, assumere migliaia di operatori in grado di rilanciare il ruolo e le funzioni dei Centri Per l’Impiego. Ma da anni sono stati impoveriti di personale e risorse, e di fatto è stato impedito a questi enti di svolgere la funzione pubblica nel favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Il professore Tridico, mentore del ministro Di Maio e tra i fautori della proposta del Reddito di Cittadinanza, ha qualificato lo stanziamento delle risorse nel decreto come la più grande assunzione pubblica dell’attuale Governo.
Anche noi crediamo sia così, ma diciamo di più.

Ci sono centinaia di operatori dei Centri Per l'Impiego che sono stati assunti negli anni precedenti, hanno maturato competenze e professionalità e hanno svolto per anni servizio a vario titolo all'interno di quegli uffici.
Centinaia di operatori abruzzesi dei Centri Per l'Impiego sono stati lasciati a casa perchè le amministrazioni precedenti hanno deciso di non investire su quelle professionalità.

Il prossimo 6 marzo, giorno in cui sara` possibile iniziare a inoltrare le domande per il RdC, le competenze maturate dagli ex-lavoratori dei Centri Per l’Impiego permetterebbero un' immediata operatività degli stessi e un risparmio dei costi di formazione, quindi un reale e tempestivo miglioramento del sistema di orientamento al lavoro.
Viceversa, il rischio di veder fallire il Reddito di Cittadinanza e` alto e non riconoscere il lavoro svolto in passato nei CPI rappresenterebbe un grave errore in questo senso.

 

Intervista:

www.facebook.com/usbabruzzo/videos/427950124416300/