Il Coordinamento nazionale confederale USB si esprime per il NO alle modifiche agli articoli 56, 57, 59 della Costituzione Italiana in materia di riduzione del numero dei parlamentari che saranno sottoposte al vaglio della volontà popolare il 20 e 21 settembre prossimo venturo.
La nostra scelta è fondata su più motivi, ma quello principale riguarda la convinzione che un taglio al numero dei parlamentari come quello proposto dai sostenitori del SÌ porti con sé un vulnus irreparabile alla democrazia e alla rappresentanza politica.
Un taglio come quello proposto, che consentirebbe un risparmio economico di scarso valore, renderebbe invece molto difficile per i soggetti più deboli sul piano della rappresentanza di avere una propria partecipazione alla vita politica del Paese. Lo dimostra quanto già accaduto in casi analoghi in cui, come accaduto in occasione del taglio del 50% dei componenti del CNEL, Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, in cui siedono i rappresentanti delle parti sociali, il taglio non ha minimamente intaccato la rappresentanza delle grandi confederazioni sindacali ma ha tagliato di netto, escludendole, le rappresentanze delle organizzazioni sindacali conflittuali, indipendenti e autonome, riducendo così a zero il pluralismo in quell'organo costituzionale, unico ad accogliere nel suo seno le rappresentanze sociali.
La scelta della Costituente di un numero largo di membri dei due rami del parlamento evidentemente teneva conto dell'articolazione sociale e geografica del Paese, garantendo a tutti i soggetti la possibilità di avere rappresentanza istituzionale, tenuto conto delle proporzioni.
Il Coordinamento nazionale confederale USB invita pertanto tutti gli iscritti e tutti i lavoratori e le lavoratrici il 20 e 21 settembre a recarsi alle urne e a votare NO.
Coordinamento nazionale confederale USB
Roma, 12 settembre 2020