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Reggio Calabria. Occupato il Consiglio Regionale dai lavoratori LSU/LPU e USB. Ottenuti impegni

Reggio Calabria,

La Confederazione USB assieme ai lavoratori Lsu-Lpu, ha occupato la sede del Consiglio regionale della Calabria.


Una delegazione di lavoratori precari calabresi, riuniti a Reggio Calabria sotto la sede del Consiglio regionale, per un ennesimo presidio, stanchi di inutili promesse e di prese in giro da  parte della Giunta regionale, ha deciso, assieme al sindacato USB, di occupare la sala del Consiglio regionale.


La proroga di un anno, così come i pagamenti dei sussidi delle ore integrative, sbandierati come un successo da Cgil, Cisl e Uil, sindacati complici delle scelte della Giunta e interessate a fare solo da “pompieri”, non soddisfano minimamente i lavoratori che da anni chiedono una soluzione definitiva ai loro problemi.

La soluzione può arrivare solo con la stabilizzazione di tutti i lavoratori.


Per questi motivi da mesi, la Confederazione USB sta chiedendo a gran voce ai rappresentanti regionali, la richiesta da parte della Giunta l’attivazione di un tavolo tecnico nazionale con la partecipazione del Ministero dell’Economia, del Ministero del Lavoro, dell’ANCI, della Regione Calabria e delle OO.SS., tavolo che è la condizione indispensabile per poter parlare di stabilizzazione.


Pertanto, viste le mancate risposte, i lavoratori Lsu-Lpu, stanchi di rimanere senza certezze, senza futuro,  senza contributi e con la prospettiva di un precariato a vita, hanno raccolto la sfida che USB ha deciso di lanciare alle istituzioni regionali, occupando la sede del Consiglio.


L’occupazione continuerà fino alla convocazione del richiesto tavolo tecnico.

 

 

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Aggiornamento 23 dicembre 2010

OCCUPAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE: SOLO LA LOTTA DA’ RISULTATI!!


Conclusa in serata l’occupazione della sala del Consiglio Regionale a Reggio Calabria I lavoratori Lsu-Lpu e il Sindacato USB, dopo una serie di incontri avuti nel corso della giornata con il Presidente del Consiglio Talarico e con il Governatore Scopelliti, hanno deciso, a seguito degli impegni assunti, di lasciare l’aula, occupata fin dalla mattina.


L’azione, si era resa necessaria dopo che gli effimeri risultati ottenuti sinora (proroga di un anno e pagamento dei sussidi delle ore integrative), erano stati sbandieri come un grande successo dalle OO.SS. Cgil, Cisl e Uil, mentre invece, rappresentano solo il classico fumo negli occhi.


La Confederazione USB, infatti, da mesi sta chiedendo, quale soluzione definitiva dei problemi dei precari, non misure tampone, ma la stabilizzazione definitiva.


Per fare questo occorre che il Presidente della Regione attivi un tavolo tecnico nazionale per superare i vincoli imposti dal Governo Centrale con la normativa vigente.


Il Governatore, dopo contatti con Roma, si è impegnato a far partire sin dai primi giorni del nuovo anno, una serie di tavoli tecnici con i ministeri interessati.


A questo punto, giudicati positivi gli impegni assunti, i lavoratori e la USB, hanno deciso di lasciare l’aula, consentendo l’inizio dei lavori del Consiglio.


La considerazione che fa l’Esecutivo regionale USB è che questo buon risultato, che è il primo passo per ottenere la stabilizzazione, è stato possibile solo grazie alla lotta dei lavoratori affiancati da sempre nelle loro battaglie dalla USB.

Lamezia Terme, 23 dicembre 2010

 

USB Federazione Regionale Calabria