Secondo indiscrezioni nell’ultimo incontro con le OO.SS. l’Assessore alle Risorse Umane Vignale ha comunicato che con la prossima riorganizzazione delle Direzioni ed il loro accorpamento, avverrà una fase ricognitiva nella quale l’Amministrazione potrà effettuare una diversa aggregazione delle varie materie per una migliore allocazione delle competenze ed il contestuale trasferimento delle risorse umane.
Dopo aver effettuato il monitoraggio l’Amministrazione prevede la cessazione del rapporto di lavoro di 41 dirigenti e di 194 dipendenti di categoria D, C,e B., di cui solo il 20% potrà essere utilizzato per le nuove assunzioni.
Già. Le ASSUNZIONI. La proposta appare quanto mai interessante se si considera la crisi economica che attanaglia il Piemonte e tutta l’Italia.
Ma agli occhi dei più potrebbe apparire una mossa politica e strumentale per le prossime elezioni .
Infatti c’è già il “Chiampa” che si propone come prossimo Presidente della Giunta Regionale della Regione Piemonte, e Vignale, da par suo, strategicamente comunica alle OO.SS. ed ai giornali una notizia che senz’altro sarà degna di popolarità. Le ASSUNZIONI.
Tant’è che si inizia a parlare già fin da ora, giusto forse per nascondere le vicende sulle spese sanitarie e processuali della destra (Jovine) - presumibilmente in scadenza a settembre 2013, e le vicende bancarie (derivati) originate a suo tempo dalla sinistra ed ancora in essere….(?)
In ogni caso appare strano che con un debito di 36 milioni di euro da restituire alle banche, si approvino due bandi con una spesa di circa 2 milioni di euro – di cui il primo, per le categorie, nel quale si prevede un concorso pubblico per esami per la copertura di 67 posti. E’ da ricordare, tuttavia, che ai sensi della legge 228/2012, il 40% dei posti messi a concorso sarà riservato ai precari attualmente in attesa di essere stabilizzati.
Per quanto riguarda il secondo concorso pubblico la copertura è riservata per 8 posti dirigenziali per tre profili professionali.
Sembra strano sentire aria di cambiamento. Lavoratori che potrebbero essere trasferiti, lavoratori che potrebbero andare in mobilità o in pensione e precari che potrebbero essere stabilizzati ed altri che rimarranno a casa e persino nuovi colleghi.