Chiudiamo il CCDI presto… e bene
Questa USB aziendale manifesta la propria volontà – così come espressa anche all’interno della RSU – di chiudere entro il corrente mese il contratto integrativo d’azienda sulla base della piattaforma presentata ormai più di sei mesi fa.
Serve dare una risposta complessiva ai dipendenti dell’ente dando priorità alle PEO per tutto il personale, straordinariamente fermo al palo da oltre 10 anni, attraverso un accordo che consenta di dare attuazione a questa volontà condivisa da tutta la RSU: un primo contingente con decorrenza economica 1/1/2019 e un secondo con decorrenza 1/1/2020.
L’attuazione dell’accordo deve prevedere che la graduatoria della prima fase sia approvata entro e non oltre il 30 novembre 2019, mentre la seconda fase non può che vedere approvate le graduatorie entro e non oltre il 29 febbraio 2020.
I criteri debbono essere intellegibili e di facile attuazione: basta far riferimento a quelli contenuti nella piattaforma sindacale della RSU e nell’art. 16 CCNL 2018. La graduatoria viene effettuata d’ufficio e in piena trasparenza e gli scorrimenti avvengono automaticamente senza necessità di presentazione di una domanda individuale.
Le risorse che si renderanno disponibili negli anni successivi, ad esempio per effetto di cessazioni, dovranno essere, prioritariamente, utilizzati per recuperare situazioni di sofferenza in particolare nel personale delle categorie più basse: A, B e C. Occorre altresì prevedere di stanziare le risorse che possano consentire di dare giusta risposta alle richieste che provengono dai territori in ordine alle specifiche responsabilità, di fatto possedute ma economicamente mai riconosciute.
USB-PI ribadisce infine la propria contrarietà allo scippo di risorse dal Fondo che l’amministrazione pretende per creare le nuove 25 Posizioni Organizzative. Già nel comunicato dello scorso agosto questa sigla sindacale è stata chiara nel puntualizzare che non è ammissibile, in un mondo normale, alleggerire le responsabilità di certuni (i dirigenti) a spese di altri (i dipendenti). A maggior ragione quando l’operazione è dichiaratamente eseguita in nome di un “rafforzamento dei presidi delle funzioni sul territorio” ma non trova, come ci si sarebbe aspettato, una corrispondenza in termini di aumento di PP.OO. sui territori.
USB-PI Dipendenti Regione Toscana
Franco Berardi - Galileo Cacioli Paciscopi - Alessio Manetti - Massimo Melucci