Alla C.A. Ing. Domenico Riccio Direttore Regionale
e.p.c.
Ing. Alfio Pini Capo del Corpo Nazionale VVF
Oggetto: Replica alla nota del Direttore 0019243 del 23/12/2010 relativa all’utilizzo del personale volontari/precari presso la Direzione e polo didattico.
Abbiamo letto con interesse la sua replica.
Innanzitutto precisiamo, senza voler essere pedanti, che un Coordinamento non è un’organizzazione segreta: all’Amministrazione sono stati forniti nomi e cognomi dei coordinatori regionali; il fatto che su alcuni documenti non venga apposta la firma del singolo coordinatore è frutto di una decisione che intende rifuggire dalla logica personalistica perseguita dai sindacati che si esprimono attraverso un segretario. Non si rammarichi quindi se non trova la firma di un responsabile: nel Coordinamento siamo tutti responsabili.
Leggiamo sulla sua nota che il problema dei volontari/precari è stato a suo tempo affrontato, superato e soprattutto concordato. Noi le rispondiamo che sì il problema è stato affrontato, ma mai concordato. Nonostante la nostra contrarietà, Lei, come in altre occasioni, ha deciso di proseguire per la sua strada. Non è dunque strano che oggi affrontiamo di nuovo il problema. Durante le feste natalizie, si è infatti evidenziata la sproporzione fra i volontari/precari richiamati presso la Direzione e quelli presso il Comando di Bologna, pur avendo il Comando una mole di lavoro notevole.
Contestiamo anche la sua affermazione sui compiti svolti dai volontari/precari presso il Comando di Bologna: non sono analoghi a quelli svolti presso la Direzione Regionale, infatti la maggior parte dei volontari/precari utilizzati presso il Comando di Bologna sono impiegati con compiti operativi presso la Centrale e i distaccamenti, solo un numero esiguo svolge compiti d’ufficio restando comunque sempre a disposizione per poter uscire di partenza in caso di bisogno.
Comprendiamo le carenze di organico della Direzione Regionale e non vogliamo sminuire i compiti dei suoi uffici. Tuttavia il soccorso deve avere la priorità. Soprattutto in un momento di grave carenza di personale, come quello attuale, ci aspettavamo un maggiore impegno da parte sua, che si poteva tradurre in una riduzione di richiami a carico della Direzione.
Per quanto riguarda i lavori per la nuova Direzione, sottolineiamo che noi come RdB/USB abbiamo chiesto in passato di conoscere esattamente la spesa richiesta per l’esecuzione dei lavori; stiamo ancora attendendo una risposta. Nonostante le sue spiegazioni, ancora oggi fatichiamo a comprendere come si possa parlare di “ottimizzazione delle risorse” quando nei fatti si interviene su un’opera finita secondo un determinato progetto e con una specifica destinazione d’uso e si fanno uffici dove prima c’erano camerette spendendo denaro prezioso, viste le esigue risorse del Dipartimento. Ora con questo non vogliamo criminalizzarla, ma nemmeno vogliamo sentirci dire che l’unico modo per sfruttare al meglio il polo era fare due volte i lavori!
Non si ritenga dunque “sorpreso” se questa O.S. non è soddisfatta del suo operato. Non si scarichi poi la responsabilità su altri: le risorse vengono tutte dalla stessa cassa, a Noi interessa che i fondi erogati abbiano delle priorità. Assistere al paradosso di uffici nuovi di zecca e sedi di servizio vetuste e con problemi igienico sanitari non può sfuggire a nessuno. Un dirigente superiore con la sua esperienza ed anzianità di servizio ha l’obbligo di porsi alcune domande e non può liquidare la questione con una chiacchierata informale e una visita guidata presso la Direzione. Noi attendiamo di conoscere nei dettagli come l’Amministrazione impiega le nostre risorse in questa regione.
Con la presente, la RdB/USB torna a fare formale richiesta di poter accedere ai dati relativi alle assegnazioni di spesa erogate ad hoc per la Direzione negli anni 2008, 2009 e 2010.